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Manca poco all’ipo di Ferrari; dopo i rumors, le varie conferme e le smentite, il cavallino di Maranello sembra essere pronto per debuttare in borsa. Proprio oggi, infatti, Fiat Chrysler Automobiles ha comunicato che la controllata olandese New Business Netherlands ha depositato presso la SEC la documentazione relativa all’ipo di Ferrari.

Attraverso la controllata New Business Netherlands N.V., che prenderà il nome di Ferrari N.V., Fiat Chrysler Automobiles, ha reso noto di aver depositato presso la Sec (Securities and Exchange Commission), ovvero l’equivalente statunitense della Consob, i documenti relativi all’offerta pubblica iniziale di azioni ordinarie detenute attualmente dalla stessa Fca.

Il numero di azioni ordinarie che saranno oggetto dell’offerta, nonché la forchetta di prezzo dell’offerta, non sono stati ancora indicati ma, come più volte indicato dalla società, l’oggetto dell’offerta non supererà i 10 per cento delle azioni ordinarie. Contestualmente all’offerta pubblica inziale, Ferrari presenterà domanda di ammissioni alla quotazione delle proprie azioni sul Nyse, il New York Stock Exchange.

Joint Bookrunners dell’offerta sono Ubs Investment Bank, BofA Merrill Lynch and Banco Santander; global coordinator dell’operazione0 è, invece, Ubs Investment Bank.

Come già reso noto a inizio luglio, i vertici di Fiat Chrysler Automobiles hanno ribadito che la separazione di Ferrari non comporterà il cambiamento della residenza fiscale del gruppo che, pertanto, continuerà ad avere nazionalità e residenza fiscale in Italia, nonostante la sede legale sia in Olanda e il mercato di quotazione principale sia quello degli Stati Uniti.

Nei documenti inviati alla Sec è stato precisato che, nel corso dello scorso anno, Ferrari ha consegnato 7255 vetture e ha registrato ricavi per 2,762 miliardi di euro, nonché un utile netto di 265 milioni. Infine, nel corso del primo trimestre 2015, il gruppo ha registrato un utile in crescita pari a 65 milioni di euro.

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