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Il Cda di Damiani Spa ha richiesto a Borsa Italiana l’esclusione della qualifica di STAR per le azioni della società. Le motivazioni sono da ricercare nel processo di revisione organizzativa del gruppo.

Il Consiglio di Amministrazione di Damiani, attivo nel settore lusso, ha deliberato di richiedere a Borsa Italiana, ai sensi dell’articolo 2.5.8 del Regolamento dei mercati Organizzati e Gestiti da Borsa Italiana, l’esclusione della qualifica STAR per le proprie azioni.

Il segmento STAR del Mercato MTA di Borsa Italiana è quello dedicato alle medie imprese con capitalizzazione compresa tra 40 milioni e un miliardo di euro, che si impegnano a rispettare requisiti di eccellenza in termini di alta trasparenza e alta vocazione comunicativa, alta liquidità e Corporate Governance.

Le azioni, pur essendo escluse dal segmento STAR, continueranno ad essere negoziate sul MTA, ossia sul segmento ordinario di Borsa Italiana. Le motivazioni della scelta si inseriscono in un ampio processo di revisione organizzativa del gruppo che intende concentrarsi sulla crescita del business e sulla struttura.

Il CdA ha preso anche atto che il numero delle azioni circolanti che costituiscono il cd. “flottante” è sceso al di sotto del 20 per cento del capitale sociale, minimo richiesto per la presenza nel segmento STAR e che non ci sono le condizioni affinché si ricollochi al di sopra di questa soglia minima.

Conseguentemente all’uscita dal segmento STAR, la società dismetterà l’impiego dello Specialist ma continuerà a mantenere i requisiti di trasparenza a garanzia di tutti gli investitori. Per quanto riguarda i conti, al 13 agosto 2014, la capitalizzazione di Damiani era pari a 104,89 milioni di euro; secondo la media degli ultimi due mesi, la liquidità del titolo è pari 20.141 pezzi giornalieri per un controvalore di circa 28.201 al giorno.

Gli effetti della decisione di uscire dal segmento STAR non si sono fatti attendere a Piazza Affari: il titolo si è dimostrato debole e ha subito una flessione negativa del 4,3%.

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