Unicredit quotazione in tempo reale – Grafico UniCredit
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Come comprare azioni Unicredit? La quotazione delle azioni Unicredit è uno di quegli argomenti che sono maggiormente in grado di catturare l’attenzione degli investitori sempre alla ricerca di informazioni sull’andamento in tempo reale di un titolo e che non ha mai mancato di dare soddisfazioni se inserito all’interno di un portafoglio di investimento. La presente guida sintetizza tutto quello che c’è da sapere per investire in azioni Unicredit ed è articolata in più punti in modo tale da dare al lettore/investitore un’informazione il più completa possibile su come guadagnare con la quotazione Unicredit.
Unicredit Borsa Italiana
Prima di spiegare come comprare azioni Unicredit parliamo della storia della banca. Unicredit è stata una delle protagoniste più indiscusse della borsa di Milano nel 2017. La big del settore bancario ha varato prima e implementato poi un vasto piano di risanamento basato su più punti.
Con l’obiettivo di riuscire a conseguire un rafforzamento patrimoniale, il management di Unicredit ha deciso la cessione di alcuni asset di rilievo (come, ad esempio, Bank Pekau e Pioneer), un vasto aumento di capitale e la cessione, a più riprese, di pacchetti di crediti deteriorati per miliardi di euro.
Le tre operazioni (la terza ancora in esecuzione) hanno permesso ad Unicredit di rafforzare la sua base patrimoniale. Tutte le ultime notizie sulle azioni Unicredit riguardanti i tre ambiti, hanno ovviamente avuto una forte ripercussione sull’andamento della quotazione in Borsa.
Il prezzo delle azioni Unicredit, grazie proprio al dinamismo della banca guidata in questa fase nuova della sua storia dal francese Mustier, è salito da 10,4 euro di dicembre 2016 a 17,6 euro di settembre 2017, ma a inizio 2019 è scesa a 11€ per via della situazione economica italiana. La variazione di prezzo è stata molto consistente e ha permesso a chi ha comprato azioni Unicredit di avere un ottimo profitto se avessero venduto prima di maggio 2018, momento in cui le azioni Unicredit hanno visto un gran ribasso.
L’andamento di Unicredit è stato un vantaggio anche per chi ha venduto allo scoperto proprio a partire da maggio 2018 o per chi è andato long/short con i CFD a seconda del periodo preso in esame.
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Storia delle azioni Unicredit
Unicredit è una delle big del settore bancario italiano. La storia di Unicredit è decisamente recente visto che la banca nella sua conformazione attuale è il frutto di un lungo processo di integrazione che ha coinvolto vari istituti italiani. Risale al 1998 la prima integrazione tra Credito Italiano e Unicredito che ha portato alla nascita di Unicredito Italiano. In realtà le due banche che diedero vita questo processo di fusione erano già frutto di precedenti operazioni di integrazione essendo il Credito Italiano frutto della fusione tra Credito Italiano e Rolo Banca e Unicredit frutto dell’accorpamento di Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona, Cassamarca e Cassa di Risparmio di Torino.
Ma i movimenti che hanno portato alla nascita di Unicredit non finirono qui perché nel 1999 entrarono a far parte del gruppo anche la Cassa di Risparmio di Trieste e la Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto. Ancora nel 2013 entrano nella nuova banca la Cassa di Risparmio di Carpi e la Cassa di Risparmio di Carpi e la Cassa di Risparmio dell’Umbria. Lo stesso anno, Unicredito diventa Unicredit e nel 2005 la banca italiana lanciò l’OPA sulla tedesca HVB-Group. Fu questo un passaggio molto importante nella storia di Unicredit che aprì alla banca italiana le porte della penetrazione e dell’espansione nell’Est Europa.
Ma le fasi di integrazione non finirono qui perché nel 2007 Unicredit annunciò l’integrazione con Capitalia, ultimo step della storia recente del gruppo. Fino al 2010, Unicredit operò attraverso tre canali territoriali distinti ereditando quella che era la geografia di diffusione di Capitalia. Al Nord era presente il marchio Unicredit Banca (che inglobava tutti gli sportelli ubicati nel Settentrione di Banca di Roma e Banco di Sicilia e Bipop Carire); al Centro Sud vi era il brand Unicredit Banca di Roma (nato dalla fusione tra gli sportelli ubicati nel Meridione di Unicredit Banca, Bipop Carire e Banco di Sicilia) e in Sicilia vi era il Banco di Sicilia, brand che includeva gli sportelli Unicredit Banca, Banca di Roma e Bipop Carire presenti sull’isola.
Dopo il 2010, questa articolazione è completamente venuta meno e Unicredit è diventata quella banca sistemica che tutti conosciamo oggi e la cui quotazione Unicredit in tempo reale è tra le più seguite ogni giorno.
Quotazione Unicredit oggi
Oggi comprare azioni Unicredit è più semplice rispetto ad anni fa. Le azioni ordinarie di Unicredit (codice Isin IT0000064854) sono infatti quotate nel Mercato telematico azionario (Mta) gestito da Borsa Italiana Spa all’interno del segmento blue-chip MTA. Unicredit rientra nel paniere dell’indice FTSE MIB, il principale indice di benchmark dei mercati azionari italiani, composto da società di primaria importanza e nel quale è racchiusa circa l’80% della capitalizzazione di mercato interna. Il numero di azioni ordinarie Unicredit in circolazione è pari a 2.230.176.665.
I maggiori azionisti di Unicredit sono Aabar Luxembourg S.A.R.L. con 112.141.192 azioni ordinarie possedute (5,02%), e Dodge & Cox con 111.715.904 azioni detenute (5,00%)
Il bilancio societario può essere visualizzato sul sito internet www.unicreditgroup.eu, mentre per avere ulteriori informazioni sulle azioni ordinarie è possibile contattare lo staff che si occupa dei rapporti con gli investitori istituzionali (investorrelations@unicredit.eu) e con gli azionisti privati (azionisti@unicredit.eu). La direzione generale di Unicredit è in Piazza Gae Aulenti, 3 – Tower A a Milano mentre la sede sociale è in Via Alessandro Specchi 16 a Roma.
Oltre che sul mercato italiano, dal 2005 le azioni Unicredit sono quotate anche nel listino della Borsa di Francoforte (Frankfurt Stock Exchange) e nel listino della Borsa di Varsavia dal 2007 (Warsaw Stock Exchange).
Andamento azioni Unicredit 2017-2018
La quotazione Unicredit relativa al mese di luglio è collocabile in area 2-2,5 euro mente le azioni di risparmio valgono 6,2-6,5 euro. La quotazione di Unicredit ha subito, nel corso degli anni, forti oscillazioni di prezzo anche perché la banca è passata attraverso vari aumenti di capitale volti al rafforzamento patrimoniale. Per avere un metro rispetto al passato si deve considerare che il 4 aprile 2014 l’azione ordinaria Unicredit valeva 6,83 euro ma questo dato è da prendere con le pinze perché la banca è poi passata attraverso un nuovo aumento di capitale. Su base annua, però, il dato sull’andamento della quotazione Unicredit è molto più rappresentativo non essendoci stati eventi diretti che hanno potuto impattare in modo incisivo sulla performance del prezzo. Rispetto a maggio 2015, quindi, Unicredit ha registrato un calo del 54%.
Interessanti considerazioni sulla quotazione del titolo possono essere fatte se si guarda alla performance negli ultimi mesi. Il vero crollo di Unicredit, infatti, c’è stato nel mese di gennaio 2016. Se l’1 gennaio l’azione Unicredit valeva 5,1370 euro, alla fine dello stesso mese si era già scesi a 3,52 euro. Un simile deprezzamento è stato causato dalle più generali tensioni che hanno coinvolto il settore bancario italiano che si è trovato alle prese con la patata bollente dei crediti deteriorati. Unicredit, in particolare, ha fatto peggio del comparto di riferimento rimediando un calo del 44% da inizio anno e arrivando a bruciare in borsa qualcosa come 13 miliardi di euro. Questo vero e proprio crollo è stato anche determinato dal caso della Banca Popolare di Vicenza alla quale, stando alle condizioni iniziali poi venute meno grazie al varo del Fondo Atlante, Unicredit avrebbe dovuto offrire garanzia per un aumento di capitale che è apparso subito come destinato all’insuccesso completo.
Previsioni quotazione azioni Unicredit 2019-2020
La volatilità ha caratterizzato l’andamento del titolo Unicredit negli ultimi anni. Anche a causa dell’aumento dei prestiti in sofferenza e della patata bollente degli NPL, il valore delle azioni Unicredit ha subito molto oscillazioni. Dopo il grande crollo del 2008, la quotazione Unicredit ha recuperato dai minimi a 6,7 euro. Grazie proprio la drastico calo del peso degli NPL ma anche al miglioramento complessivo del quadro macro italiano, il valore delle azioni Unicredit è salito nel corso del 2017 a 16,62 euro, mentre come abbiamo detto esse sono scesa a circa 11€ nel febbraio 2019.
In termini di previsioni, Unicredit ha un potenziale di crescita molto alto. Se la crescita economica dell’Eurozona dovesse essere consistente e la situazione politica italiana dovesse garantire stabilità, potrebbe essere probabile che il valore delle azioni Unicredit possa anche raddoppiare, sebbene oggi lo scetticismo sia molto alto a causa del rallentamento economico dell’Italia e dell’Europa, dove le stime di crescita si sono assai ridotte (Per l’Italia la Commissione Europea ha stimato +0,2% nel 2019 e +0,8% nel 2020). Queste previsioni ovviamente valgono per il prossimo biennio quindi 2019 e 2020.
Fare delle previsioni sulle prospettive della quotazione di Unicredit non è affatto semplice. Per comprendere quale direzione possa prendere il prezzo del titolo e quindi capire se conviene comprare o vendere Unicredit, si devono tenere in considerazione una pluralità di fattori tra i quali anche quello che è il contesto macroeconomico generale. Solitamente quando si prova a stimare l’andamento di una qualsiasi quotazione si valuta quella che è stata la storia passata secondo l’analisi tecnica ma si presta molta attenzione anche alle indicazioni contenute nei bilanci e nelle trimestrali, ai dati sul dividendo, all’eventuale esistenza di piani strategici in corso di realizzazione e di profit warning e ai giudizi fornita dagli analisti.
Da non dimenticare, poi, che anche l’andamento dei titoli competitors rappresenta un fattore da tenere in considerazione. La variabili da considerare prima di azzardarsi in previsioni sulle azioni Unicredit, sono quindi davvero tante. Ma non si tratta solo di questo. Accanto ad elementi che possiamo considerare come fissi e validi per tutte le azioni, ci sono poi fattori più specifici che riguardano notizie e soprattutto rumors sulla quotata.
Per investire con i CFD, le indiscrezioni sono probabilmente l’arma migliore in quanto destiate ad esaurirsi in un brevissimo lasso di tempo. In una ipotetica scala dopo i rumors vengono la pubblicazione dei dati di bilancio e determinate notizie ufficiali. La quotazione Unicredit, infatti, può subire scossoni se alcuni dati del bilancio sono migliori delle attese degli analisti e quindi, in questo caso, è bene sempre prima sapere quali sono le stime sul consensus, solitamente diffuse dalla stessa banca, e poi attendere il momento preciso della pubblicazione dei conti. Da quello che si è affermato, quindi, si può dedurre che investire oggi in azioni Unicredit non sia affatto elementare neppure nel breve termine.
Sul lungo periodo, poi, la situazione è ancora più complicata perché si ha la necessità di avere una view di insieme sulla prospettive del titolo. Certamente quindi se si vuole investire sul lungo periodo si dovranno tenere in considerazione non solo le stime sui bilanci futuri ma anche lo storico di quelli passati e si dovrà anche aprire una parentesi di approfondimento sulle politiche monetarie della Banca Centrale Europea e sulle condizioni macroeconomiche di quei paesi in cui Unicredit è più radicata, quindi Italia ed Est Europa. Ma tutto questo potrebbe anche non bastare senza uno studio completo su tutti i report pubblicati dalle varie agenzie di rating sulle prospettive del titolo. Insomma se si vuole investire oggi sul lungo periodo in azioni Unicredit si tratta di implementare una mole non indifferente di accertamenti.
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Dividendi Unicredit
Nell’esercizio 2015 Unicredit ha corrisposto ai suoi azionisti un dividendo nella forma di scrip dividend pari a 0,12 euro per ciascuna azione ordinaria e di risparmio. Quella dello scrip dividend è una peculiarità propria di Unicredit visto che solo la big del settore bancario negli ultimi 5 anni ha deciso di assegnare questa particolare cedola. Ma cosa è lo scrip dividend? A differenza della cedola ordinaria, questo particolare dividendo prevede la corresponsione della remunerazione mediante assegnazione di nuove azioni oppure in denaro, a scelta degli azionisti. E’ quindi il possessore di azioni Unicredit a dover informare, tramite l’intermediario, della sua decisione di vedersi riconoscere il dividendo in contanti mentre in caso contrario banca procederà alla remunerazione sotto forma di nuove azioni. Negli ultimi 3 esercizi mandati in archivio, Unicredit ha sempre riconosciuto un dividendo nella forma di scrip dividend mentre, per ritrovare una cedola in contanti, si deve scendere fino all’esercizio 2012.
Guardando allo storico dei dividendi Unicredit è impossibile non notare l’esistenza di una forbice decisamente ampia tra la consistenza della cedola staccata fino al 2007 e quella poi riconosciuta negli anni successivi. Si è infatti passati dagli 0,26 euro per azione riconosciuti in relazione all’esercizio 2007 ad appena 0,03 euro nel 2009. Il crollo del dividendo Unicredit non è stato casuale visto che proprio negli anni dello strappo, la big del settore bancario ha realizzato importanti operazioni di rafforzamento patrimoniale e, proprio a cavallo di quegli anni, iniziò la crisi finanziaria più grave del secolo.
Per quanto riguarda le previsioni sul dividendo Unicredit per i prossimi esercizi, noto è l’impegno del management a riconoscere una cedola progressivamente maggiore. Sullo stesso sito istituzionale di Unicredit nella Sezione Dividendi campeggia la frase “UniCredit si pone l’obiettivo di erogare ai propri azionisti un dividendo per azione progressivamente crescente nel tempo” ma è chiaro che questa affermazione, alla luce del contesto generale che abbiamo precedentemente esposto deve essere presa con le pinze.
Il discorso sul dividendo e sulla politica dei dividendi societari interessa solo i possessori di azioni Unicredit ossia chi materialmente ha in mano l’azione. Non per forza di cose è necessario essere titolari di migliaia e decine di migliaia di azioni perché per essere remunerati con la cedola è sufficiente anche un solo titolo. E invece chi, pur non avendo in mano azioni, investe su Unicredit con il trading online, in che misura è interessato alla questione dividendi?
Come perfettamente è noto ai trader, non essendo questi titolari di azioni Unicredit, essi non potranno certamente ambire ad incassare la cedola, fatto esclusivo di chi ha deciso di comprare azioni Unicredit senza strumenti derivati. C’è però una eccezione che, chiaramente, non vale solo per chi fa trading online sulle azioni Unicredit ma, più in generale, per chiunque decide di investire in azioni da casa. Come noto si può speculare in borsa facendo trading con i CFD. Ebbene, nel caso in cui si abbia una posizione aperta sui CFD Unicredit nei giorni del pagamento del dividendo, si potrà trarre beneficio dalla cedola. Esistono però dei limiti a questo discorso nel senso i benefici saranno calcolati alla luce della leva finanziaria applicata all’apertura della posizione.
Perché investire in Unicredit oggi
Alla luce di tutto quello che abbiamo affermato fin qui, conviene o non conviene investire in azioni Unicredit oggi? I tempi dorati dalle banche sono finiti da molto tempo ma Unicredit rimane pur sempre uno delle stelle del settore bancario. Il fatto, poi, che la banca abbia perso il 44% del valore di Borsa, lascia prospettare l’esistenza di un certo margine di recupero che potrebbe divenire consistente nel caso in cui ci fosse davvero un cambio al vertice. C’è poi la questione aumento di capitale. Secondo gli analisti della sim milanese Equita, è molto probabile che nei prossimi mesi le voci su una possibile ricapitalizzazione per rafforzare il patrimonio tornino ad essere insistenti e quindi, anche questo fattore, potrebbe spingere a comprare azioni Unicredit. Il giudizio delle agenzie su Unicredit non è del resto eccezionale.
Standard and Poor’s ha rating A-3 sul debito a breve termine, rating BBB- sul debito a medio e lungo termine e outlook stabile; Moody’s ha rating P-2 sul debito a breve termine, rating Baa1 sul debito a medio e lungo termine e outlook stabile e, per finire, Fitch ha rating F2 sul debito a breve termine, BBB+ sul debito a medio e lungo termine e outlook addirittura negativo. Un po’ di freddezza sulle prospettive di Unicredit c’è anche da parte dei broker con Morgan Stanley ferma a underweight e Equita ad hold. Insomma se si vuole investire sulle azioni delle banche italiane c’è certamente di meglio anche se, proprio il forte calo che Unicredit ha registrato in questa prima parte dell’anno potrebbe essere garanzia per un recupero perchè è chiaro che la big del settore bancario è penalizzata.
Le preoccupazioni sul rischio fallimento delle banche non riguardano chiaramente Unicredit che è riconosciuta come una banca sistemica troppo grande per poter fallire. Le banche italiane, inoltre, non sono assolutamente come quelle di altri paesi periferici dell’area Euro e quindi si tratta solo di attendere lo spunto decisivo per comprare azioni Unicredit.
Dove comprare azioni Unicredit
Dove si comprano le azioni Unicredit per investire oggi sul titolo? Come tutte le altre azioni italiane, e anche quelle estere, i titoli Unicredit possono essere acquistati attraverso una molteplicità di canali distributivi. I tempi in cui per poter comprare azioni si dovevano fare i salti mortali e investire in azioni era considerato un affare per pochi sono oramai alle spalle e investire oggi in Unicredit significa poter giocare in Borsa comodamente da casa. È infatti sufficiente aprire un conto titoli presso una qualsiasi piattaforma dell’online banking e inviare, in questo modo, i propri ordini di acquisto.
Chiaramente poiché chi agisce in questo modo fa parte di quello che viene definito indistintamente come pubblico retail, è chiaro che l’acquisto di azioni Unicredit, ma anche di qualsiasi altro titolo, ha senso solo all’interno di un piano di investimento più vasto che può includere di tutto: dalle azioni, alle obbligazioni fino alle materie prime. Il ricorso all’acquisto di azioni sui siti delle banche non è esente da spese. A seconda, infatti, del piano di investimento, sono previste delle commissioni mentre come controparte si riceve anche la consulenza di un esperto che è in grado di fornire suggerimenti sulle strategie e sui specifici rischi.
Condizione essenziale per poter investire in azioni Unicredit seguendo questa strada è l’apertura di un conto titoli. Il discorso è chiaramente identico per le azioni che vengono acquistate allo sportello della banca (come si faceva soprattutto una volta) e per quelle comprate dalle società di gestione del risparmio (SGR). Anche in questi casi sono previste delle spese a cui però si affianca un servizio di consulenza che è praticamente indispensabile soprattutto nel caso in cui si decida di puntare su un piano di investimento nel lungo periodo. Sono gli stessi consulenti, ad esempio, ad informare gli investitori di eventuali e significati upgrade o downgrade sul rating di Unicredit. Per finire, specifichiamo che le azioni Unicredit possono essere tranquillamente comprate presso la stessa Unicredit. Dal produttore all’investitore.
Comprare azioni Unicredit con il trading
Tutte le strade che abbiamo citato nel paragrafo precedente hanno una peculiarità che le accomuna: quei canali distributivi, infatti, sono l’ideale per gli investitori professionisti e per chi, il più delle volte, va a caccia di guadagni sul lungo periodo. Da tutto questo si deduce che i piccoli investitori, tra cui anche studenti e casalinghe, sono impossibilitati ad investire in azioni Unicredit. La risposta è, allo stesso tempo sì e no. Sì perché quei canali più impegnativi non sono certamente convenienti ad un principiante, no perché comunque ci sono altre strade per investire in azioni Unicredit come il trading sulle piattaforme dei broker. Fare trading online sulle azioni Unicredit non è come comprare azioni Unicredit e diventarne azionisti. Il trading online, infatti, non implica il possesso dell’azione a differenza di quello che avviene in un investimento tradizionale. Fare trading sulle azioni Unicredit significa solo avere la possibilità di guadagnare ricorrendo ai CFD.
Il discorso sui CFD è un tantino più complesso in quanto si tratta di strumenti più rischiosi che replicano quello che è l’andamento in un dato periodo di un titolo finanziario sottostante a cui sono legati come, appunto, Unicredit. Acquistando un CFD con sottostante azione Unicredit si può speculare sul prezzo dell’azione sottostante. L’investitore deve quindi prestare molta attenzione alla quotazione Unicredit. In pratica il CFD è strettamente legato all’azione genitrice ma non presenta tutte quelle caratteristiche che sono proprie di un titolo azionario. L’aspetto singolare di un CFD Unicredit, ma il discorso vale per tutti i tipi di sottostante, è che è possibile operare anche nel caso in cui il titolo vada a perdere attraverso le cosiddette posizioni short.
Per speculare con i CFD sulla perdita di valore del sottostante non si deve per forza aver comprato anticipatamente lo stesso CFD ma si può operare attraverso la leva finanziaria. Il trading online su Unicredit attraverso i CFD può dar luogo alla perdita di tutto il capitale e al blocco del conto attivato presso una piattaforma di trading. Può infatti accadere che, contro ogni previsione, il CFD perda inesorabilmente di valore mentre il trader ha speculato su un aumento che non arriva.
Il rischio di perdere tutto in questi casi può essere limato solo predisponendo, per tempo, uno stop loss che blocca l’operazione in modo automatico nel caso in cui vengano raggiunte determinate percentuali di perdita. Le strategie di trading online sulle azioni Unicredit attraverso i CFD sono principalmente due: CFD Long e CFD Short.
Il punto di forza del trading online sulla quotazione Unicredit è che, a differenza di quello che avviene se si decise di comprare effettivamente azioni della banca, i CFD non hanno commissioni e quindi, tasse a parte, quello che effettivamente si guadagna è poi possibile prelevare dal conto. Per questo motivo fare trading online oggi, a prescindere dal sottostante su cui si investe, è un modo per arrotondare o addirittura per creare un’altra fonte di reddito.
Comprare azioni Unicredit su eToro
Fin qui abbiamo risposto al come fare trading sulle azioni Unicredit ma dove è possibile investire con i CFD che hanno come sottostante Unicredit?
Le piattaforme broker alle quali ci si può poggiare per investire in borsa da casa sono tante, ma solo alcune di esse forniscono garanzia di assoluta affidabilità e sono perfettamente legali. Sui CFD, in particolare, è il broker eToro a detenere il primato mondiale anche per via del social trading che sta spopolando in tutto il pianeta.
Devi sapere inoltre che su eToro puoi scegliere se investire con i CFD o acquistare direttamente le azioni, in questo caso di Unicredit.
Le migliori piattaforme di trading online, proprio come eToro, curano anche l’aspetto formativo con corsi su misura sia nel caso in cui il trader sia un principiante che nel caso in cui sia invece in professionista. L’obiettivo di fondo è quello di rendere gli investitori sempre più consapevoli delle proprie capacità e dei proprio limiti. Formandosi sulle guide e i corsi forniti dai broker sarà possibile ridurre il rischi e guadagnare soldi con il trading online sulle azioni Unicredit nel nostro caso specifico.
Un solo consiglio prima di iniziare a fare trading azionario. L’offerta di piattaforme oggi è talmente vasta che è completamente inutile affidarsi a quei sedicenti broker che, spesso, spuntano come funghi. Se quindi sul sito del trading non c’è alcun riferimento ad una specifica autorizzazione, o compare la stringa “in attesa di autorizzazione” allora è meglio lasciare perdere ed orientarsi verso un altro broker.
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