Sempre più spesso si sente parlare di CFD e soprattutto di trading di CFD. In questa guida cercheremo di spiegare cosa sono i Contratti per Differenza e come è possibile speculare con questo strumento finanziario. Punto di partenza è la definizione di CFD. In effetti, nonostante il frequente utilizzo di questi strumenti finanziari ancora oggi in tanti si chiedono cosa sono i CFD. Le spiegazioni esistenti sono infatti molto complesse e scarsamente accessibili. Per questo preferiamo optare per un linguaggio semplice e alla portata di tutti.
Cosa sono i CFD?
Senza lasciarsi prendere dalle spiegazioni tecniche, poco interessanti per chi vuole solo investire, i CFD sono strumenti il cui prezzo è legato all’andamento di un altro asset che viene definito sottostante. Facciamo subito un esempio per meglio chiarire. Se il prezzo del nostro sottostante aumenta allora anche il prezzo del CFD a quel sottostante legato subirà un aumento. Viceversa, se il prezzo del nostro sottostante scende, allora anche il prezzo del CFD a quel sottostante legate cala. Il rapporto tra Contratto per Differenza e asset di riferimento è diretto, proporzionale e immediato.
In questa definizione del CFD abbiamo usato spesso la parola “assets” ma quali sono gli asset sottostanti a un CFD? L’elenco è abbastanza lungo e si è certamente incrementato ulteriormente negli ultimi tempi. In pratica possono trasformarsi in CFD le azioni, le valute, le materie prime, i beni di consumo, i bond societari e i titoli di stato e, più in generale, tutto quello che è oggetto di negoziazione sui mercati.
Dove fare trading di CFD
Se per comprare azioni, semplificando all’osso, ci si deve recare in Borsa, in quale negozio sono venduti i CFD? Gli scaffali dai quali scegliere i propri CFD non sono chiaramente reali ma virtuali. Per fare trading di CFD è necessario semplicemente avere un computer o un dispositivo mobile e una buona connessione. La negoziazione dei Contratti per Differenza avviene su apposite piattaforme trading che sono gestite da broker regolamentati e autorizzati. Di fisico, quindi, in questo discorso non c’è assolutamente nulla. Questo, però, non deve incutere timore.
Molto spesso, infatti, si nutrono dubbi sul trading di CFD proprio perchè avviene tutto in remoto e su piattaforme che non hanno sede in Italia. I dubbi, il più delle volte, si traducono in perplessità e in tanti si chiedono se il trading di CFD è truffa. La risposta è ovviamente no fermo restando che, per essere sicuri, è sempre necessario verificare l’esistenza di un codice di autorizzazione sul sito di trading. Il fatto che a rilasciare le autorizzazioni siano autorità non italiane, è poi dovuto unicamente a motivi fiscali ma non impatta sul servizio. Ovviamente la piattaforma è comunque autorizzata ad operare anche in Italia. Nella tabella seguente sono indicate le migliori piattaforme di Forex & CFD Trading. Sulle loro caratteristiche torneremo in seguito.
Differenza CFD e azioni
Ma se le piattaforme per fare trading di CFD sono così lontane non è meglio comprare azioni in modo diretto? E’ ovvio che la risposta a questa domanda sia puramente personale ma è meglio mettere in evidenza una serie di fattori. Fare trading sui CFD è un’alternativa a comprare azioni. Non ci credete? Allora dovete tenere in considerazione che se si sceglie di comprare azioni si diventa in automatico azionisti di quella società. Viceversa se si sceglie di fare trading di CFD su quella stessa azione si è solo dei semplici investitori. Diventare azionista porta con se tutta una serie di obblighi fermo restando che il proprio peso sarà comunque nullo. Ne vale davvero la pena?
Oltre a questa considerazione pratica c’è poi un aspetto più prettamente economico. Comprare azioni ha un costo in termini di commissioni che è molto più alto rispetto alla spesa, contenuta, che si deve sostenere scegliendo di fare trading sui CFD. Il costo da sostenere per comprare azioni è dovuto alle spese di consulenza. Le azioni, infatti, si comprano in banca con il conto titoli o presso le SGR. Solitamente è appunto il consulente a indicare le azioni da comprare e quelle da vendere. Tutto questo ha ovviamente un costo che viene decurtato dall’eventuale profitto del traders. Sulla piattaforme di trading di CFD, invece, le consulenze a pagamento sono attivabili solo su esplicita richiesta dell’investitore. Per il resto sarà lo stesso trader, sulla base di sue analisi, a stabilire che tipo di posizione aprire. A questa “regola” del mondo delle piattaforme di trading, è estranea solo eToro.
Questa piattaforma di Forex & CFD Trading è l’apripista di quello che che prende il nome di social trading. Su eToro non solo è possibile fare trading in modo tradizionale ma si può interagire con i membri di quella che è una vera e propria community. eToro, inoltre, permette anche di copiare le strategia di trading degli investitori più bravi. In pratica si ha la possibilità di guadagnare seguendo quello che fanno gli altri. Se sei interessato ad eToro e vuoi aprire un conto demo clicca qui.
Dividendi CFD come funzionano
Un aspetto che si deve per forza affrontare quando si esaminano le differenze tra azioni e CFD è quello relativo ai dividendi. Molto spesso si pensa che scegliendo di fare trading di CFD su una azione non si abbia poi diritto all’eventuale dividendo che da quell’azione scaturisce. Questa considerazione ha una sola base logica nel fatto che il trader non è l’azionista ossia non ha il possesso fisico dell’azione. Come visto questo concetto è corretto ma questo non pregiudica comunque il guadagno ottenibile con il dividendo. Chi fa trading di CFD su una specifica azione ottiene profitti dai dividendi, come se stesse operando su titoli azionario.
Per quello che riguarda il dividendo, quindi, non esiste alcuna differenza reale tra CFD e azioni.
CFD Trading come si specula
Per guadagnare con le azioni è necessario che il prezzo del titolo al momento della vendita sia maggiore di quello vantato al momento dell’acquisto. Il guadagno, in questo caso, è rappresentato dalla differenza tra i due prezzi. L’abilità di chi compra azioni sta nel trovare le azioni più interessanti ma anche nel liberarsene al momento opportuno. Questo secondo aspetto viene spesso preso sottogamba. In realtà capire quando vendere un’azione è importantissimo per non perdere l’eventuale profitto accumulato (clicca qui se vuoi approfondire questo aspetto).
Oltre a questa strada classica si può anche investire in borsa attraverso l’adozione delle short position ossia speculando al ribasso. Questa strategia, però, nel caso delle azioni non è facile da attuare.
Se vi state chiedendo adesso quale è la differenza tra CFD e azioni su questo punto possiamo darvi ben 2 risposte piene.
Un investitore può aprire direttamente una posizione di tipo short ossia di vendita. In questo caso il trader specula sul ribasso del prezzo del suo CFD. Non occorre aver comprato preventivamente il titolo che adesso si vuole vendere per aprire una simile posizione. Guadagnare con i CFD Non occorre aver acquistato preventivamente per poter vendere, perciò si può semplicemente pronosticare il ribasso di un determinato titolo.
Per fare trading con i CFD andando short si deve semplicemente speculare sul ribasso di quel titolo in un periodo di tempo stabilito.
Chi può fare trading di CFD
Nei prossimi capitoli di questa guida sul CFD Trading approfondiremo molte questioni scendendo più nel dettaglio. Prima di passare a questo però, è utile chiarire un ultimo dubbio che potrebbe essere sorto in alcuni lettori. Si devono avere delle caratteristiche per fare trading con i CFD? In altre parole tutti possono fare trading con i CFD o ci sono dei limiti.
Iniziamo col dire che i requisiti per negoziare con i CFD sono molto più snelli rispetto a quelli che dovrebbero essere posseduti se si sceglie di comprare azioni. Per meglio chiarire partiamo dai secondi.
E’ la storia degli investimenti a mostrare che non tutti gli italiani hanno avuto accesso uguale alla borsa. I mercati, infatti, sono sempre stati il regno di chi ha avuto la possibilità di accedere alle informazioni. Eccezione fatta per gli acquisti di azioni “a fiducia” allo sportello della propria banca, chi compra titoli è sempre solito rastrellare quante più indicazioni possibile. E’ ovvio che questa fase è facilitata nella misura in cui si hanno delle conoscenze di partenza di natura finanziaria. Le informazioni raccolte, infatti, per essere capite vanno inquadrate.
Per farla breve per comprare azioni oggi come ieri si deve essere formati. Questi spiega il perchè intere categorie siano escluse da questi meccanismi. Con tali premesse, infatti, si può immaginare uno studente che compra azioni?
Il trading di CFD ha invece cambiato tutto. In termini potenziali, infatti, anche uno studente con un piccolo capitale da parte o una casalinga possono aprire un conto per negoziare con in CFD. La parole “potenziali” è da evidenziare perchè, nella pratica, è sempre meglio assumere un atteggiamento prudente.
Come suggeriscono molti traders professionisti, solo chi ha soldi che può perdere dovrebbe speculare con i CFD. Cosa significa questo? Se si è in cerca di guadagni per proprie necessità improvvise non si dovrebbe mai puntare sul trading. Parallelamente i CFD vanno evitati anche se quella somma che si ha intenzione di investire potesse essere utile per spese quotidiane. In parole povere, i soldi da utilizzare per il trading di CFD possono essere persi senza tanti problemi. Si tratta quindi di una liquidità di cui si può fare a meno.
E’ ovvio, comunque, che la decisione su cosa fare è unicamente personale.
Imparare a fare trading con i CFD
Se avete deciso di voler provare a fare trading con i CFD, dovete comunque tenere in considerazione che questo investimento non è un gioco. In pratica, come con le azioni, non si guadagna per pura fortuna ma solo perchè ci si sa posizionare.
Per questo motivo, è necessario curare, il più possibile la formazione. Questa guida è certamente utile me è indispensabile anche masticare di finanza. Quindi sotto con l’aggiornamento e la letture di notizie si quell’azione su cui si vuole speculare. Le oscillazioni di prezzo del CFD, infatti, non sono casuali ma dovute ad input. Seguire il mercato è un buon punto di partenza.
Per fare trading di CFD bisogna poi conoscere anche le funzionalità previste dalle piattaforme. Aprire un conto demo è quindi indispensabile per capire quello di cui si parla. Grazie al simulatore di Borsa, infatti, è possibile conoscere le tante funzioni presenti sulle piattaforme. Molto spesso, infatti, le perdite nel trading online non sono dovute ad errori strategici ma pratici. Cosa significa questo? In pratica capita più spesso di quello che si possa pensare, che non si riesce a fare quello di vorrebbe. In fin dei conti basta davvero poco per sbagliare nel trading di CFD. Un click anticipato o su un’icona errata e il danno è fatto.
Ovviamente con questo non si vuole dire che imprevisti di questo tipo sono all’ordine del giorno ma solo che essi sono possibili. Le piattaforme di Forex & CFD Trading hanno fatto impressionanti salti in avanti su usabilità e funzionalità. Chi più chi meno, oggi tutti i broker mettono a disposizione sistemi graficamente molto funzionali. L’errore, però, è sempre in agguato. Per evitare tutto questo è sempre meglio aprire un conto demo ed iniziare ad esercitarsi su esso. Il pregio del conto demo è che, guadagni e perdite, sono del tutto virtuali.
Guida CFD Trading
2.Quando conviene fare trading CFD
3.Margine iniziale, variabile, di mantenimento e margin call nel CFD Trading
4. Migliori piattaforme Trading CFD: confronto tra quelle professionali
5.Spread Cfd e commissioni trading
6.Grafici Cfd trading: personalizzazione. Come leggere le quotazioni Cfd real time
7. Trading online mediante grafico a candele giapponesi: come leggere i grafici candlestick
8.Doppio massimo e doppio minimo nel trading online: grafici e analisi tecnica
9. Figura testa spalle rialzista e ribassista nel trading: come si riconosce nell’analisi tecnica
10.Pattern di inversione e continuazione nel trading: cosa sono, quali sono e come funzionano
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