L’OPA, ovvero l’Offerta Pubblica di Acquisto, è un’offerta, un invito a offrire o messaggio promozionale finalizzato all’acquisto di denaro in prodotti finanziari. Nel caso in cui l’acquisto venga effettuato consegnando altri prodotti finanziari a titolo di corrispettivo, l’Opa viene chiamata scambio.
Secondo il Regolamento della Consob numero 11971/99, si considera pubblica un’OPA, quando essa è rivolta ad un numero di soggetti superiore alle 100 unità e se riguarda un valore complessivo dei titoli oggetto di offerta pari o superiore a 2.500.000,00 euro.
Le offerte pubbliche di acquisto possono essere volontarie oppure obbligatorie.
– L’Opa volontaria si ha quando l’iniziativa proviene solo dall’offerente e può avere come oggetto un qualsiasi tipo di strumento finanziario;
– L’Opa obbligatoria, invece, si ha quando è l’ordinamento a costringere l’offerente e può avere ad oggetto solo azioni ordinarie di società italiani quotate in mercati italiani.
Insomma: l’Opa non è un’operazione di acquisto sul mercato, ma un’offerta alla quale si può aderire o meno e che non è neanche definibile come contratto ma come procedimento attraverso il quale un soggetto si rivolge al mercato.
Nell’ordinamento italiano le Opa sono disciplinate dagli artt. 102-112 del Testo Unico della Finanza e nonché dalle norme di attuazione in materia di emittenti contenute nel regolamento della Consob.
Il soggetto che lancia un’offerta pubblica di acquisto oppure di scambio deve comunicarlo alla Consob allegando un documento che, successivamente, verrà pubblicato, contenente le informazioni per consentire al pubblico di formarsi un giudizio sull’Opa stessa. La comunicazione viene diffusa al mercato e trasmessa alla società oggetto di Opa; tale documento contiene l’indicazione degli elementi essenziali dell’offerta, delle finalità dell’operazione, delle garanzie e delle modalità di finanziamento previsto. Il documento di offerta verrà diffuso al pubblico solo in seguito al controllo effettuato dalla Consob.
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