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La Brexit ha provocato ieri un terremoto finanziario di proporzioni storiche. Il venerdì nero di tutte le borse, è stato innescato dalla decisione del popolo inglese di uscire dall’Unione Europea (e solo dall’UE e non dal sistema Euro, visto che la Gran Bretagna era sempre rimasta ancorata alla Sterlina).  L’esito del referendum non era affatto atteso e infatti la Brexit è stata una sorta di fulmine a ciel sereno. Tutti gli effetti che si sono potuti vedere ieri, con il tracollo delle borse e la svalutazione della sterlina, sono stati amplificati proprio dall’imprevedibilità della decisione britannica. Il forte calo delle borse, da un lato, e la caduta della sterlina nei confronti del dollaro Usa, sono stati certamente dovuti alla Brexit ma, al contempo, sono state accentuati da quello che è avvento nei giorno precedenti al referendum inglese.

Uscita Gran Bretagna Unione Europea: le ricoperture fanno crollare gli indici

Brexit

Nei giorni precedenti al referendum sull’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, si è assistito al rally di tutte le borse occidentali e a un leggero rafforzamento della sterlina non tanto nei confronti dell’Euro quanto del dollaro Usa. A Piazza Affari essere oggetto di acquisti sono stati soprattutto i titoli del settore bancario che, in Italia, hanno trovato una sponda significativa per ripartire dopo i pesanti ribassi di inizio anno. La seduta di venerdì 24 giugno è stata, sotto questo punto di vista, molto significativa.

Alcuni analisti più prudenti, non a caso, affermarono che se il referendum avesse deciso l’uscita della Gran Bretagna dall’Europa, sarebbe stato uno shock per mercati oramai completamente convinti che la Brexit sarebbe stata evitata. Ma la storia è poi andata in modo diverso: Gran Bretagna fuori dall’Europa.

 

Cambio Euro Sterlina e cambio Dollaro Sterlina previsioni

cambio sterlina dollaro

Fluttuazioni immediate sul fronte valutario si sono registrate non appena è stato chiaro che il Remain avrebbe vinto il referendum inglese solo nei sogni dei giornalisti e dell’alta finanza. Non appena è stato chiaro che la Brexit sarebbe riuscita a spuntarla e quindi la Gran Bretagna sarebbe uscita dell’Unione Europea, la Sterlina è andata a picco nei riguardi del Dollaro.

Nel giro di poche ore la svalutazione della divisa britannica nei riguardi dei biglietti verdi è arrivata al 20%. Per quanto riguarda invece il cambio Euro Sterlina, il ribasso della seconda è stato molto meno pronunciato tanto da passare quasi inosservato. C’è quindi una differenza emblematica tra il cambio Euro Sterlina e il cambio Dollaro Sterlina. Nel primo caso, infatti, si è dinanzi ad un assestamento dovuto all’uscita della Gran Bretagna dall’Euro mentre nel secondo siamo in presenza di un segnale chiarissimo: come effetto della Brexit, il Dollaro Usa diventa una valuta di rifugio confermando il suo ruolo egemone nel mondo. Questo è il primo dato inequivocabile dell’uscita della Gran Bretagna (Inghilterra, Galles, Scozia, Irlanda del Nord) dall’Unione Europea.

Alla luce dell’uscita della Gran Bretagna dell’Ue, è molto probabile che nei prossimi giorni si assista ad una svalutazione ulteriore della sterlina ma solo rispetto al dollaro. Per quello che invece riguarda il cambio Euro Sterlina, dovrebbe proseguire l’assestamento già emerso ieri.

 

Cambio Sterlina Dollaro: non solo i biglietti verdi come valuta rifugio

prezzo oro

La svalutazione della Sterlina rispetto al Dollaro come effetto dell’uscita della Gran Bretagna dall’Europa non è stato il solo effetto della Brexit. Accanto al Dollaro come nuovo bene rifugio su cui investire è infatti riemerso anche il più classico dei beni rifugio ossia l’oro. A seguito della decisione inglese di andare via dall’Europa, infatti, il prezzo dell’oro è tornato a salire, segno che gli investitori si stanno preparando a periodi ad alta volatilità andando a puntellare quelli che possono essere considerati come gli assets più sicuri.

Anche l’aumento del prezzo dell’oro come effetto della Brexit rappresenta un’informazione molto interessante per chi fa trading online sulle materie prime.

 

Euro Sterlina: perché la Borsa di Londra perde meno di quelle europee

crisi Borsa

La classifica dei cali delle borse nella seduta di ieri è impietosa non tanto per la piazza di Londra, quanto per le altre borse del Vecchio Continente. A fare peggio, infatti, è stata la borsa di Milano che ha perso oltre 12 punti percentuali mentre Londra ha chiuso con un ribasso di circa il 3%. L’uscita della Gran Bretagna dall’Europa fa più male all’area Euro che alla patria della Sterlina? Assolutamente no perché quello che è avvenuto ieri è stata una diretta conseguenza solo della svalutazione della sterlina più sul Dollaro che sull’Euro.

Se la Borsa di Londra ha perso così poco nonostante la Brexit è perché gli investitori ritengono che con la svalutazione ci possa essere una crescita degli utili delle quotate inglesi. Paradossalmente quindi, investire in azioni inglesi del settore industriale è, perlomeno nel breve periodo, una strada percorribile.

Viceversa a crollare nel confronto tra le borse dell’area Euro e quella inglese, è stata Piazza Affari che paga il fatto che sul Ftse Mib il peso maggiore sia detenuto dai titoli dei bancari. Troppo banche, quindi, hanno determinato il venerdì nero della Borsa di Milano.

 

Euro Sterlina: uscita Gran Bretagna è un fatto nuovo

 

La decisione della Gran Bretagna di uscire dall’Europa è un fatto talmente nuovo le cui conseguenze non potranno essere previste con assoluta certezza. Una forte dose di incertezza, quindi, caratterizzerà i prossimi mesi questo si tradurrà in movimenti imprevedibili sia nel cambio Euro Sterlina che per quanto riguarda azionario e obbligazionario.

Chi sceglie di investire in azioni e di fare forex trading online deve quindi  prestare la massima attenzione all’evoluzione della situazione creata con l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue perché con la Brexit è venuto meno quel principio della irreversibilità dell’Europa che ha avuto nella BCE e nella Germania le sue due massime espressioni.

Ulteriori novità potrebbero poi arrivare dall’effetto domino che si verrebbe a creare laddove le correnti anti Euro e anti Europa dovessero crescere anche in altri stati europei. La possibilità che alcuni paesi possano uscire dall’Euro sarebbe un elemento ancora più dirompente rispetto all’uscita della Gran Bretagna dall’Europa.

 

Uscita Gran Bretagna dall’Europa: è il momento di investire nel forex trading

forex trading

 

A seguito della rottura che si è verificata nell’Europa per effetto della Brexit, il forex trading è diventato l’occasione per realizzare guadagni molto interessanti. Come sempre avviene quando si vengono a creare situazioni ad alta volatilità, infatti, comprando CFD sul mercato del forex si possono ottenere ottimi profitti. Le coppie consigliate nel forex trading sono Euro Sterlina e Dollaro Sterlina. Molta attenzione va dedicata alla scelta dell’arco di tempo dell’investimento per cercare di ridurre, in questo modo, il rischio connesso all’alta volatilità del mercato dei cambi.

Ricordiamo che per investire sulle valute a seguito della Brexit si deve comprare una valuta e venderne un’altra tra le due che abbiamo indicato nelle coppie consigliate.  In tal senso l’andamento di ieri del cambio Euro Sterlina e  Dollaro Sterlina può offrire molti spunti interessanti su cosa accadrà nel futuro. Il forex trading è adatto anche ai piccoli traders che possono utilizzare la leva finanziaria per amplificare il loro profitto.

 

Euro Sterlina: come fare forex trading dopo la Brexit

Attualmente, a seguito dell’uscita della Gran Bretagna dall’Europa, il cambio Euro Sterlina inglese è di 0,8127 nel senso che per fare 1 euro servono 0,8127 sterline.  Nel forex trading, la valuta di sinistra è detta valuta base mentre quella di destra è la secondaria.

Il tasso di cambio indica quanto va pagato in termini di valuta secondaria e quindi sterlina per avere un’unità di valuta base ossia per avere 1 euro. Se il trader ha deciso di comprare dovranno essere pagati 0,8127 euro per 1 sterlina, mentre se si è deciso di vendere, vendendo 1 sterlina si riceveranno 0,81 euro.

Per piazzare un ordine su una piattaforma di trading forex, si devono seguire poche e semplici istruzioni. Se si decide di acquistare 1000 euro  ad un tasso di cambio ipotizzato dello 0,90 (stando alle indicazioni emerse a seguito della Brexit, infatti, il cambio Euro Sterlina inglese dovrebbe aumentare, senza grandi scossoni anche nelle prossime settimane) allora il bilancio del trader sarebbe di +1000 euro -900 sterline.

Ammettiamo ora che, dopo un certo intervallo di tempo, il tasso di cambio dovesse arrivare a 0,95 e che il trader decisa di scambiare i suoi 1000 euro. A questo punto, quindi, il bilancio del trader sarà -1000 euro/+950 sterline inglesi. Il guadagno della posizione aperta dal trader che intende sfruttare la Brexit per fare forex trading sulla coppia di valute Euro Sterlina Inglese, sarà pari a -900 sterline +950 sterline ossia 50 sterline britanniche.

Chiaramente, visto che i reali effetti della Brexit sul fronte valutario si sono visti sul cambio Dollaro Sterlina non sta scritto da nessuna parte che per quanto riguarda il cambio Euro Sterlina, a seguito dell’uscita della Gran Bretagna dell’Europa, si vada verso la parità.

Per fare trading forex con le migliori piattaforme ed approfittare dell’uscita della Gran Bretagna dall’Ue, vi consigliamo i broker sotto elencati oppure di visitare le pagina comparativa sui broker per il forex trading.

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