I CoCo Bond, ossia Contingent Convertible Bond, sono delle obbligazioni ibride che, in particolari condizioni, diventano azioni, ossia capitale della banca che li ha emessi. Vediamo nello specifico cosa sono i CoCo Bond e come funzionano.
In pratica, i CoCo bond sono un particolare tipo di obbligazioni bancarie; la loro caratteristica principale è che, a differenzia delle classiche obbligazioni, sono dei titoli convertibili: ciò significa che la banca che li emette può convertirli in azioni nel caso in cui se ne presentasse la necessità dal punto di vista patrimoniale.
Questo significa che, nel caso in cui certi parametri dovessero scendere oltre una certa somma, la banca potrebbe decidere di trasformare i bond in azioni e, quindi, di trasformare un debito in capitale rafforzando così il patrimonio.
Gli esperti considerano i CoCo bond più rischiosi rispetto alle obbligazioni tradizionali, ma meno pericolosi rispetto alle azioni; per l’investitore questi bond rappresentano un vantaggio, perché hanno dei tassi di interessi generalmente maggiori rispetto a quelli offerti dalle obbligazioni tradizionali. Ci sono anche gli svantaggi, primo fra tutti il rischio di ritrovarsi in con un capitale dimezzato in caso di conversione in azioni da parte della banca, senza contare che l’obbligazionista, a quel punto diventato azionista, dovrà rinunciare alla cedola periodica.
I CoCo bond, dunque, sono degli strumenti rischiosi, riservati generalmente agli investitori istituzionali che, in caso di conversione, potrebbero subire ingenti perdite. D’altra parte, però, secondo gli esperti, la natura stessa dei CoCo bond potrebbe incoraggiare il management delle società a tenere sotto controllo la situazione patrimoniale delle banche che gestiscono in modo da allontanare le conversioni delle obbligazioni in titoli.
Eppure, nonostante i rischi, i CoCo bond sono in aumento: secondo una stima, se la situazione finanziari non dovesse migliorare, nel 2018 ci saranno in circolazione CoCo Bond per un importo pari a 700 milioni di euro.
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