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Secondo quanto riferito da Il Sole 24 Ore, RCS Mediagroup sarebbe già al lavoro per la costituzione di un consorzio di garanzia per il prossimo aumento di capitale. A tal fine l’aministratore delegato Pietro Scott Jovane, con il supporto degli advisor di Credit Suisse, avrebbe già concluso un primo giro di ricognizione tra le principali banche italiane. In particolare, stando alle indiscrezioni, alcune di queste avrebbero già dato la propria disponibilità a prendere parte all’operazione, mentre altre avrebbero chiesto maggiori garanzie soprattutto in merito al piano industriale, attraverso una migliore definizione degli interventi da mettere in atto.

Sul fronte della tempistica, con ogni probabilità l’operazione entrerà nel vivo dopo le elezioni politiche di febbraio e soprattutto dopo che sarà stato definito il piano industriale sulla base delle linee guida rese note lo scorso dicembre. La presentazione del piano, ricordiamo, è attesa successivamente alla riunione per l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2012, ossia tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo.

Sul fronte dell’ammontare si parla di un aumento di capitale da 400 milioni di euro, una cifra quindi non sufficiente ad azzerare l’indebitamento da 875,6 milioni di euro di fine settembre. Questo secondo gli esperti potrebbe rendere praticamente inutile l’operazione nell’ottica del medio termine, rendendone necessaria un’altra tra circa un paio di anni. Probabilmente il management del gruppo editoriale conta di vendere entro breve l’immobile di via San Marco, il cui valore dovrebbe aggirarsi intorno ai 300 milioni di euro, ma per ora manca ancora un potenziale acquirente.

 

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