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Primo semestre 2015 al di sopra delle stime degli analisti per Unicredit, crescono i ricavi e si rafforzano i coefficienti patrimoniali; gli esperti prevedono la distribuzione di un dividendo di 0,14 euro per azioni sull’esercizio in corso.

Unicredit ha chiuso i primi sei mesi dell’esercizio 2015 con ricavi pari a 11,48 miliardi di euro, in aumento dello 0,9 per cento rispetto allo stesso periodo del 2014; l’utile netto è stato di 1,03 miliardi di euro, in diminuzione del 7,3 per cento su base semestrale rispetto agli 1,11 miliardi di euro dell’anno scorso.

Nel primo semestre dell’anno è stata confermata la solidità patrimoniale della banca: il common equity tier ratio transitional a fine giugno era pari al 10,52 per cento, in miglioramento di 66 punti base trimestre su trimestre. È salito, invece, il Cet 1 ratio fully loaded: +27 punti base al 10,37 per cento.

Per l’intero esercizio 2015 gli analisti si aspettano un utile netto di 2,25 miliardi di euro, una stima peggiore rispetto a quella comunicata precedentemente che vedeva un utile di 2,39 miliardi. Il margine di intermediazione, invece, dovrebbe salire da 22,51 a 22,89 miliardi di euro. Gli esperti, inoltre, prevedono che il gruppo possa distribuire un dividendo di 0,14 euro per azione relativamente all’esercizio 2015.

Federico Ghizzoni, amministratore delegato di Unicredit ha sottolineato come, nel corso del primo semestre, il gruppo abbia registrato oltre un miliardi di euro di utile, nonostante il contesto ancora sfavorevole per il settore bancario, vittima di tassi di interesse ai minimi storici; inoltre, il manager ha evidenziato il rafforzamento dei coefficienti patrimoniali, indicatori della solidità del gruppo.

La giornata di ieri a Piazza Affari è stata molto positiva per Unicredit: sulla scia dei risultati semestrali 2015 ha chiuso la prima seduta della settimana a +6,44% a 6,365 euro, dopo uno stop per eccesso di rialzo a metà giornata.

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