A Piazza affari il titolo Saipem continua a viaggiare in territorio negativo dopo il profit warning e l’inchiesta sulle presunte tangenti in Algeria, nonostante la società abbia cercato di rassicurare il mercato e gli investitori spiegando che il prospettato calo della marginalità deriva esclusivamente da un portafoglio ordini caratterizzato dalla prevalente presenza di contratti a minore profittabilità, nonché prevedendo un recupero della marginalità attraverso i nuovi contratti siglati nel corso delle ultime settimane. La versione della controllata di Eni sembra però non convincere buona parte degli analisti, che giudica troppo ottimista l’obiettivo di raggiungere 1,5 miliardi di Ebit al 2015.
Sul fronte dei dividendi 2013, Saipem ha ribadito la sua politica, ovvero un payout del 33% sul risultato. Gli analisti di Exane prevedono pertanto un dividendo relativo all’esercizio 2012 (distribuito nel 2013) pari a 0,74 euro per azione, tuttavia prevedono un taglio del 60% del dividendo relativo all’esercizio 2013 (distribuito nel 2014) a 0,30 euro. Allo stesso modo, stimano un taglio del dividendo da pagare nel 2014 anche gli analisti di Exane Bnp Paribas, pur non fornendone una quantificazione.
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