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Le prospettive del settore energetico, fortemente ciclico, subiscono inevitabilmente l’influenza delle dinamiche globali, pertanto il suo andamento sarà fortemente legato alla ripresa dei consumi energetici. Al riguardo, in particolare, Federico Mobili, responsabile equity di Bnp Paribas, ha spiegato che il fattore chiave a cui bisogna rivolgere l’attenzione è il prezzo del petrolio, determinato dalle dinamiche della domanda e dell’offerta. In caso di aumento dei cansumi, infatti, il prezzo del petrolio sale e con esso anche i profitti delle compagnie che operano nel comparto, favorendo al contempo gli investimenti destinati alla ricerca di nuovi giacimenti. Secondo Mobili, in particolare, al settore energetico può essere dedicata una fetta del 15% del proprio portafoglio, investita secondo un’ottica di performance e diversificazione degli investimenti nel medio e lungo termine.

Restringendo il campo ai principali titoli del comparto energetico del mercato italiano, Eni, Terna ed Enel, in tutti e tre i casi sono state registrate performance positive sia in merito all’andamento in Borsa che in relazione alle principali voci di conto economico del primo semestre dell’anno. Secondo le stime del consensus, sulla base delle rilevazioni della prima parte di settembre 2012, Eni realizzerà nell’esercizio 2012 un utile per azione di 2,15 euro e distribuirà ai suoi azionisti un dividendo di 1,10 euro, Terna realizzerà un utile per azione di 0,21 euro e distribuirà una cedola di 0,19 euro, mentre Enel riuscirà a realizzare un utile per azione di 0,37 euro e distribuirà una cedola di 0,16 euro.

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