Vista l’elevata volatilità dei mercati azionari, risulta piuttosto difficile riuscire ad individuare settori su cui investire nel medio e lungo termine. Secondo gli analisti, per non correre rischi elevati ed essere quasi certi di avere un buon ritorno sul capitale, occorre puntare su quei comparti che fungono da traino per tutti gli altri e la cui esistenza appare quindi quasi indispensabile per l’umanità.
Il primo di questi è senza dubbio quello dell’acqua, un bene che in futuro sarà sempre meno sufficiente a soddisfare le esigenze dell’umanità, basti pensare che le sole attività agricole sfruttano ogni anno circa il 70% del totale dell’acqua impiegata, così come pure ne richiede un’elevata quantità la produzione di energia elettrica e l’estrazione del gas naturale.
Analoga importanza riveste il legno, indispensabile per la produzione di carta e di biocarburanti, nonché per fornire agli uomini una sorta di filtro naturale dell’aria che respirano. Per tale motivo legno e foreste fanno parte di quelle risorse naturali che gli economisti stanno cercando di rivalutare per trasformarle in una ricchezza monetizzabile e utilizzabile per scopi finanziari, ad esempio attraverso l’emissione di obbligazioni garantite dai proventi legati a questi asset.
Analogo discorso vale per le materie prime agricole, sopratutto perché si stima che nel 2020 saranno circa 8 miliardi le persone che chiederanno cibo, motivo per il quale i leader del settore si stanno muovendo nel tentativo di conquistare quote di mercato. Infine, altro settore che prospetta florido in futuro è quello delle energie rinnovabili, che nonostante la recente caduta in Borsa ha ancora un notevole potenziale.
L’investimento in tali settori può essere effettuato sia mediante l’acquisto di azioni di società che vi operano sia mediante un Etf o una sicav specializzata su uno specifico comparto.
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