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Le azioni, nonostante l’enorme diversificazione degli strumenti finanziari, conservano, anche al giorno di oggi, un fascino unico. Comprare azioni è sempre stata una caratteristica degli italiani anche se, negli ultimi anni, si è assistito ad un calo degli investitori che scelgono di investire in azioni.

Le ragioni di questa flessione sono facilmente intuibili. Da un lato, infatti, la contrazione è stata diretta conseguenza della crisi finanziaria mente dall’altro, la diminuzione dei rendimenti dell’azionario ha senza dubbio ridotto la propensione a puntare sui titoli quotati. Se questi fattori sono segnali negativi degli ultimi anni, tra gli elementi che invece hanno portato all’apertura dell’investimento in azioni anche a settori sociali che fino a pochi anni fa erano quasi esclusi dalla possibilità di giocare in Borsa, c’è invece lo sviluppo delle nuove tecnologie. Se oggi anche uno studente o una casalinga possono scommettere in borsa da casa, infatti, il merito è soprattutto di internet. E’ stata quindi la rete a favorire la crescita del numero dei piccoli investitori e a limitare, in questo modo, la perdita di appeal verso l’azionario. Comprare azioni attraverso internet, infatti, è semplicissimo e alla portata di tutti coloro in quali vogliono investire oggi in Borsa. Il web, comunque, è solo uno dei canali attraverso i quali si possono acquistare azioni. Scopo di questa guida è quello di fornire utili spunti per investire in borsa in tutta tranquillità utilizzando il vettore più in linea con le proprie esigenze.

comprare azioni in banca

Comprare azioni allo sportello bancario o della Posta

Prima dell’avvento di internet, chi voleva investire in azioni doveva per forza di cose ricorrere allo sportello della banca o delle Poste. Non vi erano altre strade percorribili, quindi, se non quella dell’appuntamento con il consulente incaricato che chiaramente non svolgeva la sua funzione in modo gratuito visto che, nel momento della monetizzazione dell’investimento sostenuto, il cliente si trovava automaticamente decurtate le spese per la consulenza. Anche oggi è possibile comprare azioni rivolgendosi alla propria banca di fiducia e procedendo con l’apertura di un conto titoli legato al proprio conto corrente.

Le singole azioni da comprare oggi vengono suggerite dallo stesso consulente nell’ambito di un piano di investimento solitamente molto eterogeneo, il cui obiettivo è quello di generare profitto da un portafoglio che può includere anche bond o altri prodotti finanziari. Il fatto che, per lungo tempo, questa strada sia stata la sola possibile per potere investire in azioni, ha fatto si che solo alcune categorie sociali avessero accesso alla Borsa. Non si deve infatti dimenticare che la possibilità di comprare azioni in un contesto e con regole come quelle che abbiamo descritto poteva interessare solo chi, per indole o per tempo, aveva interesse a documentarsi in modo continuo sulle azioni migliori e, più in generale, sul mondo della finanza. Concretamente la decisione di una singola azione, se si decide di rivolgersi dalla banca, deriva o su suggerimento del consulente oppure su scelta dell’investitore stesso che, alla luce di tutta una serie di considerazioni riguardanti sia l’ambito dell’analisi tecnica che quello dell’analisi fondamentale, dà incarico al consulente di inserire nel suo portafoglio tot azioni di tot titolo pagando il corrispettivo dovuto per l’acquisto. Gli ordini di acquisto, fino a prima dell’avvento di internet, altro non erano che il frutto di una telefonata.

home banking

Investire in azioni: come comprare azioni oggi con l’home banking

La possibilità di comprare azioni attraverso l’home banking si è diffusa a seguito dello sviluppo del web. Nel giro di pochi anni, tutte le banche non solo si sono dotate di un sito internet ma hanno appunti creato specifiche sezioni che permettono di investire in azioni comodamente da casa. In pratica quello che prima avveniva presso lo sportello di una banca, previo appuntamento, o tramite successive comunicazioni al telefono, adesso è possibile direttamente da casa. E’ lo stesso cliente, infatti, ad inviare gli ordini di acquisto che possono riguardare non solo le azioni ma anche le obbligazioni o le valute. Il controllo dell’investitore, sotto questo punto di vista, è completo perché ad ogni ora del giorno e della notte è possibile comprare una specifica azione oppure venderla. Con lo sviluppo delle tecnologie web, inoltre, è aumentato il numero delle banche che, oltre ai sistemi di negoziazione, mettono anche a disposizione, in modo del tutto gratuito, grafici comparatori di ogni tipo per cercare quelle che sono le azioni migliori da comprare. Per differenziarsi dalla concorrenza, inoltre, i vari istituti hanno anche fornito servizi molto specifici come grafici che inquadrano l’andamento di ogni titolo in intervalli di tempi molto brevi e simulatori di negoziazione. Tutto questo oggi è chiaramente gratis e rappresenta un validissimo supporto per investire in Borsa.

E il vecchio consulente sempre pronto a dare i suoi consigli allo sportello o per telefono? Questa figura non è finita nel dimenticatoio ma al contrario si è evoluta. Chi investe in azioni da casa, infatti, può sempre contare su una consulenza usufruendo del servizio a pagamento che viene messo a disposizione dalla stessa banca. E’ chiaro, però, che la maggior parte della responsabilità sulla bontà dell’investimento resti in capo al cliente. E’ infatti lui che deve studiare quale possibile andamento possa assumere il singolo titolo, tenendo sotto controllo i market mover compresi gli appuntamenti societari che possono impattare sull’andamento della quotazione. Si tratta, quindi, di avere costantemente sotto controllo tutto quello che è il contesto generale e alla luce di questo, comprare o vendere.

L’ordine di acquisto telefonico e il ricorso all’home banking sono accumunati da una caratteristica che li rende profondamenti differenti dagli altri canali distributivi a cui si può ricorrere per comprare azioni. In entrambi i casi, infatti, chi sceglie di comprare azioni diventa azionista della quotata. Nella totalità dei casi si tratta chiaramente di piccoli azionisti che, per quanto possano avere in mano un vasto pacchetto di azioni, non raggiungono comunque mai quella che viene definita la quota rilevante del 2%. I piccoli azionisti, solitamente, sono poi inquadrati all’interno di associazioni di rappresentanza che sono una sorta di filo di comunicazione tra la società e i tanti suoi piccoli azionisti.

trading online

Investire in azioni Borsa da casa con il trading online

Il trading online, da alcuni anni, è il canale privilegiato che tanti italiani usano per investire in Borsa da casa. Come nel caso dell’home banking, anche il trading online è possibile semplicemente grazie all’esistenza di internet. In altre parole se non ci fosse stato lo sviluppo del web, il trading non sarebbe stato semplicemente possibile. Ogni giorno gli investitori che scelgono in giocare in borsa attraverso le varie piattaforme broker sono decine di migliaia. Le storie di successo tra i traders chiaramente non mancano tanto che molti appassionati di borsa, dopo aver iniziato a fare trading come principianti, sono riusciti a trasformare questo passatempo nella fonte primaria del loro reddito mensile.

Ma in cosa differisce l’home banking dal trading online? I due canali distributivi non sono affatto simili anzi, si può dire che esistano più punti di divergenza che di convergenza. Mentre con l’home banking, infatti, si può arrivare a comprare azioni per diventare azionisti, con il trading questo non avviene in quanto il trader semplicemente speculare su quello che sarà il prezzo di un sottostante che è legato all’andamento del titolo. Anche nelle eventualità in cui lo stesso home banking fosse semplicemente finalizzato a una speculazione e non al possesso dell’azione, comunque l’intera operazione avrebbe un costo non indifferente dovuto alle spese di commissione. Queste ultime, invece, sono bassissime se non inesistenti nel caso in cui si scelga di giocare un Borsa da casa con le piattaforme dei broker. La forte differenza sui costi di gestione, capitolo nel quale non vanno comunque inseriti i costo dovuti alla tassazione, si spiega con l’assenza, sulle piattaforme di trading, di servizi di consulenza completa ed approfondita che sono invece uno dei tratti distintivi dell’home banking. Su questo punto occorre fare molta chiarezza perché, molto spesso, si suole generale molta confusione. Sulle piattaforme dei broker, infatti, sono quasi sempre presenti servizi finalizzati alla formazione dell’investitore. Si tratta di video tutorial e guide pdf che consentono di fare proprie quelle che sono le basi teoriche del trading online. Questi strumenti per la formazione non vanno confusi con gli strumenti per la consulenza che invece caratterizzano l’home banking. Per farla molto breve, quindi, chi sceglie di comprare azioni da casa usando le piattaforme di trading è un autodidatta che conduce in modo del tutto autonoma le sue analisi, si confronta con gli altri traders laddove sulla piattaforma sono presenti anche funzioni social e, in modo del tutto indipendente, sceglie le migliori azioni su cui investire.

Ma quali sono le operazioni possibili nell’ambito del trading online? Tutte le migliori piattaforme per giocare in Borsa permettono di utilizzare una serie di raffinati strumenti finanziari come le opzioni binarie e i CFD (Contratti per Differenza). Si possono utilizzare entrambi gli strumenti per speculare sulle azioni ma mentre le opzioni binarie hanno un meccanismo che le rende accessibili anche all’investitore principiante, i CFD sono ideali per chi ha già una buona maturità finanziaria.

Comprare azioni sulle piattaforme di trading: opzioni binarie o CFD?

investire in borsa opzioni binarie cfd

Le opzioni binarie sono scommesse semplici su quello che è andamento di un titolo. Chi fa trading usando le opzioni binarie si trova a dover rispondere a delle domande molto semplici del tipo: nell’intervallo di tempo X (in genere molto breve anche 30 secondi), il prezzo dell’azione Y sarà maggiore o minore rispetto a quelle attuale? Con le opzioni binarie non si guadagna in proporzione ma si guadagna semplicemente se la scommessa è azzeccata mentre si perde se il pronostico della scommessa è errato. Tutto questo significa che chi sceglie di investire in borsa da casa con le opzioni binarie sulle azioni, può guadagnare anche nel caso in cui il prezzo dell’azione preferita salga in modo anche frazionale se si è preventivamente puntato sull’aumento della quotazione. E’ per questo motivo che le opzioni binarie sono l’ideale soprattutto per i trader principianti. Il guadagno medio è di sicuro interesse perché investendo 100 euro è possibile avere un rialzo del 75% medio. Con le opzioni binarie, quindi, è possibile comprare azioni in modo molto semplice.

I Contratti per Differenza sono lo strumento più utilizzato dai traders. I CFD non sono altro che dei futures che permettono di speculare su un’azione o un qualsiasi sottostante (quindi anche materie prime, obbligazioni e forex) senza possedere il titolo. Si tratta, quindi, di un modo molto particolare per investire in azioni. Il non possesso, però, non si traduce in disgiunzione perché ogni CFD segue fedelmente la sua azione di riferimento e quindi se sul Ftse Mib il titolo X registra una variazione di prezzo positiva, il CFD legato ad X si allinea immediatamente. Rispetto alle opzioni binarie, nel caso dei CFD la speculazione è più complessa perché si va a speculare su quello che è l’andamento del titolo.

Tecnicamente, quando si sceglie di comprare azioni, è possibile tenere aperto un CFD anche per giorni ma, in questo caso, c’è il serio rischio di vedere aumentare in modo esponenziale la possibilità di perdere tutto. Per questo motivo, chi decide di fare trading con i CFD sulle azioni, è solito impostare uno stop loss in modo tale da non ritrovarsi con il conto vuoto. Importante differenza tra opzioni binarie e CFD è l’assenza, nel primo caso, della leva finanziaria, un meccanismo ad alto rischio che permette di investire in azioni facendo trading anche se non si ha una sufficiente copertura finanziaria.

Fare trading con le azioni: i primi passi

stock-Trading

In questo paragrafo andiamo a verificare quelli che sono i primi passi che un investitore principiante è chiamato ad effettuare per giocare in borsa. Per individuare la scelta delle migliori piattaforme per fare trading è sufficiente fare una ricerca su internet ed indirizzarsi verso quei broker autorizzati, legali e con anni e anni di esperienza. Eventualmente, prima di scegliere, si può anche pensare di guardare alle opinioni espresse da traders più esperti. Tutti migliori broker permettono di giocare sul prezzo delle azioni quindi la ricerca è decisamente semplice. Una volta trovato il broker preferito è consigliabile immediatamente scaricare la piattaforma.  L’evoluzione tecnologica ha raggiunto un livello così alto di specializzazione che oggi tutte le piattaforme presentando una versione desktop per pc e una mobile per iPad e smartphone. In pratica è possibile fare trading sulle azioni anche di sera, comodamente seduti sul proprio divano. Una volta scaricata la piattaforma si può procedere con la registrazione del nome utente e quindi iniziare ad investire in azioni. E’ molto importante ricordarsi che è in questa fase che il broker chiede se si vuole operare in modalità demo o con denaro reale. Le due procedure sono identiche ma, nel primo caso, non è previsto l’utilizzo di soldi veri. La modalità demo, sotto questo punto di vista consente al trader di esercitarsi operando con uno strumento identico a quello reale. Per farla breve, quindi, è possibile comprare un’opzione binaria su una azione X, puntare sul suo aumento a 60 secondi, e verificare se si è azzeccata la previsione senza però né guadagnare nulla, in caso di successo, né perdere nulla in caso di insuccesso.

La versione demo, fino ad alcuni anni fa, poteva restare operativa al massimo per pochi mesi. Attualmente però è possibile investire in borsa senza soldi, attraverso la demo, senza limiti di tempo. La demo, alla luce di quello che si è affermato nel precedente paragrafo, è utile non tanto per le opzioni binarie quanto per i CFD poiché permette di sperimentare l’uso degli stop loss e il ricorso alla leva finanziaria.

La versione demo non è l’unico incentivo a fare trading che i broker forniscono. Anche il bonus, infatti, rientra nel discorso della promozione come pure la possibilità di iniziare a scommettere in azioni con un deposito sul conto reale di poche decine di euro. L’entità del bonus è variabile a seconda del tipo di piattaforma che si utilizza ma anche a seconda dell’esistenza, o meno, di determinate promozioni. Il bonus si va a sommare all’importo depositato sul conto ed è parte integrante della somma complessiva che può essere giocata. Versione demo e bonus non fattori di vantaggio proprio del trading e non presenti nel caso in cui si sceglie di comprare azioni in modo tradizionale.

E’ possibile fare trading, utilizzando anche la leva finanziaria, fino al momento in cui vi è liquidità sul conto. Nel caso in cui le perdite superino i guadagni, il broker è solito bloccare il conto e a questo punto deve essere il trader ad immettere nuova liquidità. L’investitore, dal canto suo, può sempre alleggerire il suo conto e procedere con un prelievo. Da un punto di vista fiscale, nulla è dovuto in quanto eventuali guadagni sono già decurtati dall’applicazione della tobin tax che sulle azioni è prevista per legge. L’operativizzazione del conto per fare trading online richiede chiaramente la verifica dell’identità del trader.

Comprare azioni con le opzioni binarie

opzioni-binarie

Per fare trading usando le opzioni binarie su una specifica azione è sufficiente seguire poche istruzioni che chiaramente variano a seconda della piattaforme che si utilizza. In linea generale, una volta entrati sulla piattaforma ed aver scelto di operare con le opzioni binarie, la piattaforma dà la possibilità di indicare quello che è l’intervallo di tempo della scommessa.

Ammettiamo di scegliere opzioni binarie 60 secondi. A questo punto, la fase successiva consiste nella selezione del tipo di asset su cui operare. E’ in questo momento che se si è scelto di comprare azioni, si flagga il titolo X su cui si punta. Indipendentemente dal tipo di piattaforma che viene utilizzata, la piattaforma apre un grafico in cui è riassunto l’andamento dell’azione che si è scelto di comprare. Se si è deciso di aprire un trade di 60 secondi, è chiaro che il grafico riguarderà l’andamento del titolo nelle ultime ore. E’ in questa fase che è sempre consigliabile andare a consultare quelli che sono i market mover della giornata o eventuali notizie sul titolo scelto. E’ ovvio, infatti, che avere un’idea, per quanto di massima, del contesto di fondo, significa ridurre la percentuale di rischio. Una volta “catturati” alcuni spunti, si sceglie il capitale da investire e quindi si chiude l’operazione scegliendo la previsione dell’opzione binaria.

In pratica si tratta di scegliere tra call se si ritiene che il valore dell’azione salirà entro 60 secondi dall’operazione oppure put se si ritiene che il valore dell’azione sia invece destinato a scendere entro il temine della puntata. Allo scadere dei 60 secondi, sarà la stessa piattaforma a comunicare se l’investimento si è tradotto in un guadagno o in una perdita. E’ molto importante ricordare che scegliendo di investire in azioni con le opzioni binarie, il risultato dell’investimento è determinato anche da un solo punto base di rialzo (o di ribasso) del prezzo del titolo al momento dell’apertura del trade. Come si è potuto evincere da questa breve guida su come investire con le opzioni binarie, il metodo è talmente semplice da essere l’ideale per chi è alle prime armi con il trading online.

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Comprare un CFD su un’azione

Decisamente più complesso è il discorso sui Contratti per Differenza. In questo caso, infatti, prima di entrare sulla piattaforma e comprare un CFD su un’azione X, è assolutamente necessario studiare quello che è il contesto in cui l’azione stessa si sta muovendo nell’ultimo periodo. In altre parole è necessario condurre sia un’accurata analisi fondamentale che un altrettanto approfondita analisi tecnica sul titolo che possa ridurre il rischio di rimediare una perdita.

Per comprare un CFD su un’azione, una volta entrati nella piattaforma si seleziona la sezione CFD, quindi si sceglie la tipologia (appunto azioni) e, per finire, il titolo. A questo punto, indipendentemente da quale sia piattaforma scelta per fare trading online, sulla schermata principale si aprono una serie di grafici e di box specifici che contengono tutto quello che serve per comprare azioni e quindi la quotazione istantanea, la quantità unitaria, il premio sugli acquisti, il premio sulle vendite, la maturazione del premio, la leva finanziaria, il margine iniziale, i margine di mantenimento, le opzioni di scadenza, l’eventuale data di scadenza e, per finire, le ore di negoziazione. Tutti questi parametri vanno tenuti in considerazione per comprare un CFD e quindi va indicato il numero di pezzi acquistati e la scadenza dell’operazione.

Passando alla fase operativa, per fare trading con un CFD su un’azione è chiaramente necessario ricorrere alla leva finanziaria. E’ infatti impensabile che un trader che sia interessato ad una azione possa comprarla al suo prezzo di mercato che, ad esempio nel caso di azioni di Wall Street, potrebbe essere davvero alto. Per questo motivo, tramite la leva finanziaria la cui entità varia da piattaforma a piattaforma, l’investitore può aggirare questo limite. Concretamente, se il prezzo del CFD sull’azione è 20 euro (ossia il prezzo se si scegliesse di comprare azioni vere), per acquistare 100 CFD dovrebbero essere spesi 2000 euro ma, considerando che le piattaforme praticano un margine che raramente supera il 5%, allora la spesa per il trader sarebbe di 100 euro. Con la leva finanziaria è possibile comprare per un valore più alto rispetto a quello realmente investito e quindi avere la possibilità di guadagnare di più ma al tempo stesso di perdere di più.

Premesso questo e considerando che l’obiettivo del trader è quello di guadagnare comprando prima che il prezzo dell’azione sottostante salga (al contrario si genera una perdita se il trader vende prima che il prezzo dell’azione sottostante scenda), il trader compra il suo CFD impostando anche i cosiddetti stop loss ossia degli sbarramenti rappresentati da un determinato prezzo al di sotto del quale l’investimento si blocca. Gli stop loss servono ad impedire che da un calo del prezzo del CFD si arrivi ad un crollo e quindi ad un prosciugamento del conto personale.

La variazione del prezzo alla scadenza dell’operazione, quindi la differenza tra il prezzo dell’acquisto e quello di vendita del CFD azionario, determina il guadagno (o chiaramente la perdita del trader). L’investitore guadagna non solo nel caso di un aumento del prezzo (posizione long) ma anche in caso di diminuzione dello stesso laddove è stata impostata una posizione short. A differenza di quello che avviene con le opzioni binarie, l’entità della perdita o profitto non è mai prestabilita ma è variabile.

A questo punto non resta che mettesi alla prova scegliendo di investire in borsa casa grazie alla possibilità di comprare un CFD azionario.

Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento. Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa scritti direttamente dai nostri Clienti.
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