Quando si ha a che fare con un investimento, di qualsiasi tipo esso sia, si da per assodato che maggiore è il rischio che si corre tanto più alta è le remunerazione del capitale che è stato destinato a questa operazione. In ambito finanziario questo meccanismo interessa più che il settore azionario quello obbligazionario. Sono soprattutto le obbligazioni, o per meglio dire alcune tipologie di bond, a poter un alto rendimento che per le azioni sarebbe inimmaginabile.
In generale vengono definite corporate high yield bond le obbligazioni societarie caratterizzate da un rendimento elevato ma anche da un livello di rischio altrettanto alto. Il loro rating è di solito da BB+ in giù, ovvero sotto il livello “investment grade”, pertanto sono considerate tra gli strumenti più rischiosi all’interno delle obbligazioni societarie. Ne deriva quindi che senza un’alta propensione al rischio è meglio non avvicinarsi ai corporate high yield bond ma ne deriva anche che questi titoli possono essere gestiti solo da quegli investitori che hanno elevate conoscenze finanziarie. I principianti quindi, o chi al massimo investe in obbligazioni garantite dallo Stato, avrebbero serie difficoltà a gestire prodotti simili.
Rischi obbligazioni ad alto rendimento
I principali rischi di questi strumenti sono sostanzialmente due. Il primo consiste nel mancato pagamento della cedola, mentre il secondo consiste nella mancata restituzione del capitale alla data di scadenza del titolo. Non a caso, proprio alla luce dell’elevato livello di rischio di questa tipologia di obbligazioni societarie, si parla molto spesso di “rendimento teorico”, dal momento che l’elevata rischiosità potrebbe trasformarsi in un situazione di insolvenza.
Si tratta pertanto di una tipologia di investimento che dovrebbe essere scelta solo da chi ha un’alta propensione al rischio. Tuttavia, è possibile scorgere anche in relazione a tali strumenti delle forme di tutela per i risparmiatori. In particolare, assumono rilevanza in tal senso soprattutto le modalità di acquisto, in quanto al momento della vendita di questi prodotti gli intermediari forniscono, su richiesta delle autorità di vigilanza, un servizio di consulenza consistente nell’applicazione di un cosidetto “filtro di adeguatezza”, in altre parole l’intermediario deve controllare che tali titoli vengano allocati solo se risultano adatti al cliente. Questo filtro non viene invece applicato nel caso del banking on line, dove il cliente agisce di propria iniziativa e l’intermediario si limita all’esecuzione di un ordine.
In ogni caso, secondo gli esperti, al momento dell’acquisto di corporate high yield bond, per pesare in modo adeguato il rischio, occorre prestare particolare attenzione ad alcuni fattori, ovvero: la qualità dell’emittente, la durata residua del titolo, il grado di complessità della struttura del prodotto, la presenza di una componente derivata, la quotazione o meno sui mercati regolamentati, il tipo di offerta e la qualità del servizio prestato dall’intermediario.
Come ridurre i rischi dei corporate high yield bond
Esistono 4 diverse tecniche per cercare di contenere i rischi connessi con un investimento obbligazionario che punta sui bond ad alto rendimenti. Si tratta di 4 utili consigli che sono i capisaldi della strategia di chi investe in bond molto rischiosi. Chiaramente, come sono soliti affermare gli investitori che puntano in questo settore, il segreto di questo tipo investimento sta nell’accesso a determinate informazioni che non sono alla portata di tutti. Accedendo a notizie riservate, è infatti possibile stare un passo in avanti evitando, in questo modo, di farsi trovare impreparati in caso di forti fluttuazioni da parte del mercato di riferimento. Inutile dire che l’accesso a queste informazioni non è da tutti ma solo da determinati investitori qualificati che si trovano in posizioni particolari.
Tutti gli altri che comunque si sentono pronti a puntare sui corporate high yield bond devono tenere conto di questi elementi
Controllare sempre la lista dei credit watch che viene sempre pubblicata sui siti delle agenzie di rating. In questa lista sono collocati quei bond che vengono osservati da vicino in vista di un possibile taglio del rating. Il downgrade che così nefasto sarebbe per chi investe in bond, infatti, è proceduto da una serie di segnali di allarme che sono catturati proprio dalla lista dei credit watch. A meno che quindi, non ci siano notizie improvvise che giustifichino un repentino taglio del rating, il downgrade sui corporate high yield bond è sempre annunciato mesi prima.
Diversificare l’investimento in bond. Pensare di destinare tutto il capitale messo sul piatto puntando sui soli corporate high yield bond è suicida. Una strategia completa di investimento in obbligazioni è tato più efficace quanto più si inseriscono nel portafoglio non solo bond che hanno un livello di rischio differente me che sono anche riconducibili a settori industriali molto diversi tra loro. Puntando sulle obbligazioni societarie riconducibili a comparti molto diversi tra loro, è possibile neutralizzare eventuali problematiche macroeconomiche che vanno ad impattare su specifici segmenti di mercato. Restando ai nostri giorni, ad esempio, è chiaro che una strategia di investimento che punta ai soli bond del settore oil sarebbe decisamente rischiosa.
Considerare i cicli economici e di mercato e alla loro luce rimodellare continuamente il proprio portafoglio. Il rapporto tra l’investitore e la volatilità è quanto di più complesso ci possa essere. Per questo motivo occorre mantenere una straordinaria lucidità nel modificare immediatamente il proprio portafoglio se si avverte che qualcosa, nel contesto macroeconomico generale, sta cambiando. L’economia, infatti, è fatta tutta di cicli e la vera abilità è nel non farsi troppo prendere dall’entusiasmo perché dopo una fase di espansione arriva sempre una fase recessiva.
Masticare finanza in continuazione. Non è pensabile investire in obbligazioni ad alto rendimento senza che ci sia una passione completa per il mondo della finanza. Chi investe in bond molto rischiosi, infatti, deve seguire sempre il flusso di notizie economiche e in arrivo dai mercati. Se i bond sono esteri, inoltre, si deve avere uno scrupolo ancora maggiore nella documentazione.
Investire in bond con le piattaforme di trading
Se reputate che il rischio connesso con un investimento in obbligazione ad alto rendimento resti oggettivamente troppo elevato nonostante i consigli suggeriti, allora, se si intende restare al solo obbligazionario, si può puntare su qualcosa di diverso e maggiormente alla portata del piccolo investitore. Non tutti sanno infatti che è possibile fare trading online anche con i bond. Purtroppo ad oggi non ci sono piattaforme raggiungibili dall’Italia per scommettere sui bond mentre sugli altri mercati non mancano proposte interessanti. Fino a poche settimane fa, gli investitori italiani che volevano giocare con le obbligazioni potevano utilizzare la piattaforma della greca KeyStock ma, ad oggi, questo broker, non è più operativo dal nostro paese. Nonostante l’assenza di broker autorizzati ad operare sul mercato italiano, resta comunque il fatto che fare trading sui bond all’estero è certamente meno noto del trading online sulle obbligazioni, ma comunque diffuso e rappresenta una occasione per accrescere i propri guadagni.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa
scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati.
Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta,
causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://valoreazioni.com.