A Piazza Affari stamane l’unica blue chip a viaggiare in territorio positivo è Impregilo, che resiste quindi alla pioggia di vendite scatenata dai timori per la situazione finanziaria di Cipro. Del resto prende il via oggi l’Offerta pubblica di acquisto lanciata da Salini e che, come già noto, non è finalizzata al delisting del titolo ma a raggiungere la maggioranza per poter realizzare una fusione tra Salini ed Impregilo. Il prezzo offerto è di 4 euro per azione.
Gli analisti delle principali banche d’affari sono concordi nel ritenere che gli azionisti debbano aderire all’offerta, sopratutto considerando il rischio di esecuzione del piano industriale 2013-2015 e l’incertezza relativa a un’eventuale fusione con Salini. Figurano tra questi gli esperti di Banca Akros (rating “hold” e target price a 4 euro) e quelli di Banca Imi (rating “hold” e target price a 4,13 euro).
Per quanto riguarda il piano 2013-2015, gli obiettivi posti dalla società sono considerati piuttosto ambiziosi dagli analisti. In particolare, il piano prevede un fatturato di 3,3 miliardi di euro nel 2015 nel settore costruzioni, un margine operativo superiore all’8%, una raccolta ordini oltre i 10,5 miliardi e un portafoglio ordini in crescita del 16%. Sono inoltre previsti investimenti per 800 milioni di euro, finanziati dai flussi di cassa operativi, con un dividend payout del 40%.
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