Gli analisti di Berenberg hanno tagliato la raccomandazione su Unicredit e Intesa Sanpaolo portandola per entrambe da “hold” a “sell”, consigliando quindi di fatto agli investitori la vendita delle azioni di due tra le più importanti banche italiane.
Allo stesso tempo, è stato rivisto al ribasso anche il target price, che per Unicredit passa da 4,5 a 2,5 euro, mentre per Intesa Sanpaolo da 1,10 a 1 euro. Sulla decisione degli analisti ha contribuito senza dubbio il difficile contesto economico e finanziario del Paese, nonché la forte instabilità a livello politico.
Nei giorni scorsi, ricordiamo, ha fornito il suo parere sulle banche italiane anche l’agenzia di rating Fitch, secondo cui il 2013 sarà un altro anno difficile per gli istituti di credito italiani, pur escludendo da tale contesto le banche più forti, proprio come Intesa Sanpaolo e Unicredit, per le quali la situazione a suo avviso non dovrebbe essere drammatica, in quanto queste dovrebbero comunque riuscire a gestire l’aumento degli accantonamenti e a generare utili. A tutte le banche italiane Fitch ha consigliato di mantenere riserve di capitale solide, in modo tale da aumentare la capacità di resistenza in un contesto operativo difficile, soprattutto in considerazione del rischio che slitti ulteriormente la ripresa economica prospettata per la seconda metà di quest’anno.
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