Nel corso della riunione tenuta ieri, il Consiglio di amministrazione di Telecom Italia avrebbe dato mandato al presidente Franco Bernabè e ad un comitato formato da tre consiglieri di valutare la fattibilità di un’eventuale integrazione con H3G.
Altre notizie riguardo all’operazione sono arrivate questa mattina attraverso una nota diffusa dalla stessa compagnia telefonica italiana, la quale ha informato che Hutchison Whampoa è disposta a siglare un accordo che comporterebbe una fusione tra Telecom Italia e l’operatore mobile 3 Italia, ma solo a condizione che a seguito dell’intesa diventi primo azionista del gruppo italiano.
Secondo quanto riportato dalle indiscrezioni, Telco, ad oggi principale azionista di Telecom Italia con una quota del 23,4% del capitale, avrebbe accolto con freddezza l’ipotesi di un’integrazione con 3 Italia, soprattutto alla luce delle condizioni imposte da Hutchison Whampoa. Tuttavia, il gruppo attende ora gli sviluppi del lavoro di Bernabè e del comitato, che dovrebbe svolgersi in tempi rapidi (si parla di 3 settimane al massimo). Per quanto riguarda invece l’eventuale prezzo di acquisto, alcune indiscrezioni di stampa hanno parlato di un’offerta di Hutchison ai soci italiani di Telco a 1,2 euro per azione.
La fattibilità dell’operazione di fusione tra Telecom Italia e 3 Italia resta quindi in dubbio. Altre fonti riferiscono che non c’è una posizione comune a tutti i soci di Telco e di orientamenti differenti fra i soci italiani e Telefonica. In merito a quest’ultima, sempre secondo i rumors delle ultime ore, nel corso della riunione di ieri del Consiglio di amministrazione uno dei suoi rappresentanti avrebbe ricordato che la società spagnola ha la prelazione su qualsiasi quota Telco messa in vendita. Altre perplessità riguardano poi l’assenza a detta di alcuni di una “logica del business”, nonché eventuali problematiche sul fronte antitrust.
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