E’ buona regola della finanza quella di comprare quando tutto sembra essere perso per poi rivendere dopo e guadagnare. Questa strategia è stata seguita in migliaia di occasioni dagli investitori. Quello che sta succedendo alle azioni MPS oggi, però, apre seri interrogativi sulla possibilità che un simile approccio possa essere sempre valido. La quotazione Monte dei Paschi è crollata ai minimi storici aprendo seri interrogativi sul futuro della banca.
Nonostante la sospensione delle vendite allo scoperto, il vento della speculazione sta assottigliando sempre di più il valore delle azioni MPS. Tutto questo mentre sullo sfondo c’è un complesso piano di rilancio i cui contorni sono indefiniti. Da mesi si parla di aumento di capitale e cessione di crediti in sofferenza ma l’iter per l’avvio delle operazioni sembra essere lungo. A preoccupare il mercato è la consapevolezza che senza ricapitalizzazione e cessione di NPL, per Monte dei Paschi si potrebbe mettere davvero male.
La posta in gioco è molto alta. Chi sceglie di investire in azioni sa perfettamente che dalla risoluzione della crisi Mps dipende anche il rilancio del sistema bancario italiano. Della correlazione tra Monte dei Paschi e banche italiane non hanno fatto mistero gli analisti di Fitch. Per gli esperti, se il piano di salvataggio di MPS non dovesse riuscire, tutto il sistema bancario italiano avrebbe una perdita di fiducia. Monte dei Paschi piangerà? Allora anche le altre banche faranno altrettanto.
Quotazione Mps mai così bassa
Fino ad oggi il prezzo delle azioni Mps non era mai sceso sotto i 20 centesimi. Certamente Monte dei Paschi è in crisi da anni ma mai nessuno poteva pensare di vedere la terza banca italiana in queste condizioni. I grafici sulla quotazione MPS aiutano molto ad avere un’idea della perdita di valore delle azioni. Nell’ottobre 2011, il titolo Monte dei Paschi era prezzato ad oltre 10 euro. La quotazione MPS oggi è scesa al di sotto degli 0,2 euro, minimo storico assoluto per la banca toscana. Il drammatico crollo della quotazione di Siena sembra essere inarrestabile. Gli aiuti governativi sotto forma di Tremonti Bond e poi di Monti Bond, a conti fatti, hanno solo prolungato l’agonia dell’istituto. Lo stesso dicasi per i vari aumenti di capitale che sono stati varati in questi anni. Impressionante l’andamento dell’ultimo anno con la quotazione Mps scesa dell’88%!
Se paradossalmente un investitore avesse comprato un’azione Mps nel 2012 e avesse deciso di tenerla fino ad oggi in portafoglio, quell’investitore si ritroverebbe con un pugno di mosche in mano. Questa situazione è chiaramente del tutto teorica. Chi ha un approccio di lungo periodo sull’azionariato, infatti, avrà venduto azioni Mps non appena è apparso evidente il deterioramento complessivo del quadro di riferimento (per sapere quando vendere un’azione in borsa clicca qui)
In questi anni, infatti, tanti piccoli azionisti si sono sbarazzati delle azioni Mps. Il titolo della banca toscana ha cessato di essere presente dei portafogli di investimento di molti italiani. Questo non si significa che investire in Mps sia un’opzione da scartare a prescindere ma solo che l’approccio a Monte dei Paschi è cambiato. Non essendosi dividendi e vantaggi concreti dall’essere azionista, in tanti stanno puntando sul trading di CFD o sulle opzioni binarie. Come vedremo in seguito, l’alta volatilità favorisce chi sceglie di guadagnare oggi su Mps attraverso altri strumenti finanziari.
Aumento capitale Mps
Monte dei Paschi ha bisogno di un nuovo aumento di capitale. Tutti sono concordi sulla necessità di una nuova ricapitalizzazione. Ma la domanda che gli investitori si pongono è se Mps abbia la forza per realizzare sul mercato questa operazione. La banca toscana, infatti, non è attraente di suo e paga anche l’assenza di ripresa economica del sistema Italia. Un aumento di capitale troppo alto potrebbe quindi non essere semplice da coprire. Per questo motivo Monte dei Paschi ha pensato ad una serie di provvedimenti alternativi per alleggerire la ricapitalizzazione.
In concreto si tratterebbe di replicare quello che sta avvenendo in casa Unicredit. Anche la seconda banca italiana sta provando ad alleggerire il peso della necessaria ricapitalizzazione con una serie di cessioni. Nel caso di Monte dei Paschi, c’è però un problema. La banca senese non ha nulla da cedere. E’ in questo contesto che va inquadrata la possibile conversione dei bond subordinati Mps in mano agli istituzionali in azioni Monte dei Paschi. L’operazione consentirebbe di risparmiare circa 2 miliardi sull’ammontare dell’aumento di capitale.
Allo stato attuale dei fatti c’è solo la convinzione che la conversione vada effettuata ma non esiste unì’idea precisa sul come effettuarla. Da alcune settimane, infatti, si sta assistendo a un rimpallo continuo di indiscrezioni. Si parla, infatti, di conversione volontaria ma anche di conversione obbligatoria. E’ chiaro che questa incertezza non può far bene al titolo.
Ricapitalizzazione Mps quando
Non è però solo l’importo dell’aumento di capitale ad essere avvolto nel mistero. Anche sui tempi c’è una confusione non semplice da interpretare. Recentemente l’amministratore delegato di Monte dei Paschi, Viola, è stato messo a porta e al suo posto è stato nominato Morelli. Anche il presidente Tononi ha annunciato un suo passo indietro e, secondo alcuni analisti, la sostituzione dei vertici allontana l’avvio della ricapitalizzazione.
C’è poi anche un altro fattore questo volta politico. Renzi non può permettersi di fallire con Monte dei Paschi. Il premier, infatti, sa che il sistema bancario italiano è nel mirino della speculazione e un fallimento sarebbe un dramma. Purtroppo, però, la crisi Mps è esplosa in concomitanza con il referendum costituzionale sulla riforma Boschi. La sovrapposizione tra l’aumento di capitale di Mps e il referendum potrebbe determinare non pochi problemi anche di natura politica. Il problema è che gli investitori, ad oggi, non sanno ne la data del referendum ne il periodo di avvio dell’aumento di capitale. E’ questa situazione di incertezza profonda a determinare un forte scoraggiamento da parte del mercato. Il crollo in Borsa di Monte dei Paschi è dovuto alla difficoltà di definire un calendario preciso per il salvataggio della banca.
Crisi banche italiane
Chi sceglie di investire in azioni delle banche è perfettamente consapevole che i rischi oggi sono maggiori delle opportunità. I bancari sono infatti titoli ciclici e quindi per migliorare la loro quotazione hanno disperato bisogno di un contesto economico favorevole. Non è un caso che il periodo migliore per le banche italiane sia coinciso con le fasi di espansione dell’economia nazionale. Il risvolto delle medaglia è decisamente negativo. Se infatti non c’è crescita economica, è impensabile avere delle banche in salute. Gli istituti di credito sono i primi a subire le conseguenze delle incertezze economiche.
Il caso delle banche italiane è emblematico sotto questo punto di vista. Gli istituti, infatti, non potendo beneficiare di una vera ripresa, continuano ad essere schiacciati dal peso dei crediti in sofferenza che mai, in questa situazione, potrebbero ambire a smaltire in modo naturale. In pratica tra banche ed economia si è creato un circolo vizioso che interessa tutti i players. Ovviamente c’è poi chi sta messo meno peggio degli altri. Monte dei Paschi fa ovviamente parte dell’altro gruppo.
Azioni MPS rimbalzo possibile?
Riproponiamo, a questo punto, l’interrogativo che abbiamo posto all’inzio di questo approfondimento. Alla luce della quotazione Mps di oggi, si può pensare ad un rimbalzo nelle prossime settimane? Fare previsioni sulla quotazione Monte dei Paschi non è mai stato facile, figuriamoci oggi. Come sempre, però, i grafici vengono in aiuto. E’ guardando all’andamento del titolo che si nota come tutti i supporti siano saltati. La situazione grafica di Mps appare oramai da tempo completamente compromessa.
Quello che è peggio, però, è che tutti gli indicatori, a partire dalle medie mobili, lasciano intendere il proseguo di un trend ribassista nel breve, nel medio e anche nel lungo periodo. Pensare che dopo il crollo di Monte dei Paschi possa arrivare il rimbalzo, in un contesto come quello che abbiamo descritto, è pura utopia.
Non solo. Gli stessi alti volumi sul titolo lasciano intendere che la caduta possa anche proseguire. In questa situazione è ovvio che individuare un prezzo di ingresso sia già di per se molto difficile. Come posizionarsi quindi per iniziare a investire su Mps? Trovare un punto di ingresso in assenza di supporti validi non è mai facile e quindi puntare sull’aumento del prezzo dell’azione MPS resta molto rischioso.
Questo quadro grafico di per se già grave, presenta poi una ulteriore criticità di tipo “psicologico”. Il crollo della quotazione MPS al di sotto degli 0,2 euro per azione apre infatti un abisso. Secondo molti traders, infatti, una volta abbattuto quel muro tutto diventa teoricamente possibile. Questo non significa che Monte dei Paschi finirà in balia degli eventi ma che, psicologicamente, non si avrà più la garanzia della tenuta al di sopra di un prezzo (per quando basso esso era).
Trading binario sulle azioni MPS
Quando in Borsa un titolo presenta una situazione come quella di Monte dei Paschi, un investimento di lungo periodo diventa improponibile. Decidere di comprare oggi azioni MPS in assenza di indicazioni precise su tempi e caratteristiche del piano di salvataggio è molto rischioso.
Fino a quando non ci saranno informazioni certe sul risanamento di MPS è meglio scartare completamente il lungo termine. Anche in questa situazione di altissima incertezza, però, è possibile guadagnare sfruttando l’alta volatilità. Sotto un certo punto di vista, l’andamento fortemente negativo di MPS di questi giorni, è il terreno ideale per fare trading con le opzioni binarie.
Il trading binario su MPS consente di guadagnare scommettendo semplicemente sull’aumento o sulla diminuzione del prezzo delle azioni Monte Paschi in un periodo di tempo pre-determinato. La scelta dell’intervallo spetta all’investitore. Sul molte piattaforme di trading binario, è possibile giocare con le opzioni binarie anche su intervalli che non superano il minuto. Si tratta di scarti temporali brevissimi, al termine dei quali, se l’opzione è esatta, si vince una somma pari al capitale investito. Se invece l’opzione non è esatta si perde la somma puntata.
Uno dei vantaggi delle opzioni binarie su MPS deriva dal fatto che si può scommettere sia su un aumento di prezzo che su una sua diminuzione. In entrambi i casi il guadagno è fisso.
Per completezza, nella tabella sottostante abbiamo indicato i broker più affidabili. Si tratta di intermediari assolutamente sicuri e legali.
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Trading CFD su azioni MPS
Se le opzioni binarie permettono di investire sul brevissimo periodo, il trading di CFD consente di allargare l’arco temporale. Sono tanti i punti in comune tra le azioni Monte dei Paschi e i CFD con sottostante titoli MPS. I Contratti per Differenza, infatti, ripropongono semplicemente l’andamento dell’asset di riferimento.
Nel nostro caso, se il prezzo dell’azione MPS sale, allora salirà anche quello del CFD.
Come in parte avviene con le azioni, anche con i CFD è possibile speculare su un apprezzamento ma anche su un deprezzamento. Questo passaggio è molto importate per definire una strategia di trading su Monte dei Paschi. In pratica se il trader ritiene che, al termine di un intervallo di tempo X, il prezzo dell’azione MPS sia inferiore rispetto a quello al momento dell’apertura della posizione, allora può andare short sul CFD corrispondente.
Il trading di CFD consente quindi di trasformare Monte dei Paschi in una occasione di investimento. E’ sempre importante, però, evidenziare che speculare in CFD non è assolutamente un gioco e quindi, nel caso di Monte dei Paschi, è sempre necessario analizzare previsioni e prospettive prima di posizionarsi.
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