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Chiusura di settimana decisamente negativo per il titolo World Duty Free, tanto da essere sospeso nella seduta di venerdì scorso e aver registrato un calo del 10,6% a fine contrattazioni. A causare questa flessione è stato l’aumento degli affitti negli aeroporti spagnoli, dove si trovano molte esercizi del gruppo.

World Duty Free è una holding attiva nelle vendite al dettaglio nelle aree commerciali aeroportuali; come dicevamo il titolo è crollato a Piazza Affari nell’ultima seduta della settimana dopo che, nel corso della conference call per indicare la struttura organizzativa del gruppo dopo l’uscita dell’Ad Palencia, il management ha annunciato che gli aeroporti spagnoli hanno adottato una progressione di rents che comporterà affitti molto superiore alle stime (si parla di 16 milioni di euro in più nel 2015).

Il management del gruppo ha annunciato un piano di riduzione dei costi con un obiettivo annuo di 40-45 milioni di euro entro tre anni, ma non solo; per controbilanciare l’inevitabile perdita di redditività in Spagna, e in particolare a Madrid e a Barcellona, World Duty Free attuerà una serie di iniziative per migliore l’attrattività dei punti vendita, introducendo delle misure per stimolare le vendite.

Il gruppo, inoltre, ha sottolineato che verranno adottate delle azioni per beneficiare delle sinergie tra le varie strutture europee; queste misure prevedono un ridimensionamento delle strutture in Spagna e in Gran Bretagna, l’integrazione dei sistemi informatici, il rafforzamento della catena di fornitura e della logistica. Infine, il management di World Duty Free ha assicurato che continuerà a lavorare per integrare le attività retail americane, compreso il completamento del programma di integrazione dei sistemi informatici.

Dopo il tonfo del titolo in borsa (ricordiamo, -10,6% a 7,975 euro), gli analisti hanno rivisto il rating e il target price del gruppo. Gli esperti di Equita sim hanno tagliato a 8,8 euro il prezzo obiettivo sul titolo ma hanno confermato il giudizio “hold” (mantenere); la stessa indicazione arriva da Banca IMI, che consiglia di mantenere le azioni World Duty Free in portafoglio ma riduece il prezzo da 8,8 a 8,1 euro. Di tutt’altro avviso Santander e Banca Akros che hanno portato il prezzo obiettivo da 10,6 a 9,7 euro e peggiorato il rating.

Voce fuori dal colo è Kepler Cheuvreux che ha ridotto le stime sull’utile per azioni per il 201-2015, ma ha confermato sia il prezzo obiettivo (8,2 euro per azione) che il rating (“reduce”, ridurre).

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