Banca Popolare di Sondrio lo scorso sabato ha annunciato un aumento di capitale per un ammontare complessivo massimo di 350 milioni di euro.
Nel dettaglio, si tratta di un aumento di capitale misto, quindi di un’operazione che sarà in parte un aumento di capitale a pagamento e in parte un aumento di capitale gratuito. Per la parte gratuita saranno assegnate nuove azioni del valore nominale di 3 euro fino ad un ammontare massimo di 100 milioni di euro, mentre per la parte a pagamento saranno emesse nuove azioni fino a un massimo di 350 milioni comprensivo del sovrapprezzo.
La decisione di rivolgersi al mercato per ottenere capitali freschi, come spiegato dal presidente dell’istituto bancario Piero Melazzini, non deriva da esigenze legate ai paletti imposti dagli organi di vigilanza, in quanto la banca sondriese dispone di un patrimonio che, allo stato attuale, consente il rispetto dei vigenti limiti previsti dalla normativa di vigilanza, piuttosto si basa sulle prospettive di ulteriore sviluppo del gruppo.
Nonostante questo, la notizia ha influito in modo negativo sull’andamento del titolo, che nel corso della seduta odierna segna una flessione di oltre due punti percentuali a 4,158 euro, sulla scia anche dell’andamento al ribasso dei principali indici azionari del listino milanese. Riguardo alla tempistica, non sono state ancora date informazioni, mentre tra aprile e maggio avranno luogo gli aumenti di capitale di altri due istituti bancari: Banca Popolare di Milano, per un ammontare di 500 milioni di euro, e Banca Monte dei Paschi di Siena, per un ammontare di 3 miliardi di euro.
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