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Chiusura in rialzo per Piazza Affari e per le principali borse europee nell’ultima seduta della settimana, ad eccezione di quella di Zurigo che ha registrato pesanti vendita. A Piazza Affari, i titoli petroliferi sono stati altalenanti in seguito alla ripresa del prezzo del greggio; quasi tutti i titoli bancari hanno chiuso in rialzo.

Il Ftse Mib ha guadagnato il 2,18% a 19.255 punti, chiudendo la settimana con un aumento del 5,93%; performance positive anche per gli altri principali indici: il Ftse Italia All Share è salito del 2% a 20.392 punti, il Ftse Italia Mid Cap ha chiuso a +0,74% e il Ftse Italia Star a 0,8%. Il controvalore degli scambi è sceso a 3,19 miliardi di euro rispetto ai 3,8 miliardi di giovedì. L’euro ha subito un ribasso a 1,15 dollari, mentre l’oro è salito a 1.275 dollari.

Altalenante l’andamento dei titoli del settore petrolifero, dopo che il prezzo del greggio è tornato a 47 dollari al barile; Eni ha chiuso la seduta con un progresso del 3,36% a 14,47 euro; in aumento anche Saipem, che è salita dell’1,76% a 7,515 euro. Buone performance anche per Trevi Fin e per Enel, che hanno chiuso rispettivamente a +6,54% a 2,67 euro e a 2,71%a 3,716 euro.

In recupero anche i titoli del settore bancario ad eccezione del Monte dei Paschi di Siena che ha perso lo 0,99% a 0,4589 euro. La migliore performance è stata quella del Banco Popolare che è salito del 4,35% a 9,6 euro; seguono Unicredit (+2,85%), Intesa SanPaolo (+1,46%) e Ubi Banca (+1,45%).

Nell’andamento degli altri titoli spicca il tonfo di World Duty Free, che ha perso il 4,95% a 8,165 euro dopo uno stop per eccesso di ribasso a metà mattinata; il gruppo ha presentato il piano industriale per il triennio 2015/2017 ma gli esperti delle principali banche d’affari hanno peggiorato rating e target price del titolo.

L’ultima seduta della settimana è stata positiva per Fca (+2,24%), per Campari (1,38%), per Luxottica (1,53%), per Generali (+1,76%) e per STM (1,06%).

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