La differenza sostanziale tra il mutuo e il prestito sta nella finalità del finanziamento concesso al consumatore da parte dell’intermediario finanziario (solitamente una banca). Il mutuo è finalizzato all’acquisto di un determinato bene, che quasi sempre è la casa. Il prestito, invece, è un finanziamento che la banca o una società finanziaria concede senza alcun tipo di vincolo. I prestiti sono utilizzati nel settore del credito al consumo, per comprare indifferentemente prodotti di qualsiasi tipo a seconda dei bisogni del cliente. Il mutuo viene disciplinato dal Codice civile.
In sintesi, il mutuo viene diene definito come quel contratto che consente al mutuante (ovvero la banca) di erogare al mutuatario una certa somma di denaro (o altre cose fungibili). Il mutuatario, ovvero colui che riceve il finanziamento, è obbligato a rimborsare questo debito più gli interessi maturati. Nella vita di tutti i giorni il mutuo viene chiesto quando si vuole acquistare o ristrutturare una casa.
L’acquisto di un’abitazione è sempre accompagnato da un’ipoteca sull’immobile, che rappresenta la garanzia per la banca in caso di mancata restituzione del finanziamento concesso. Quando, invece, la banca o la società finaziaria di turno concede un prestito, in cambio chiede garanzie meno rischiose come ad esempio la stipula di una fideiussione bancaria. Il mutuo, però, viene erogato per importi molto elevati, nell’ordine di decine e decine di migliaia di euro.
L’ammontare medio dei prestiti finalizzati al credito al consumo non è particolarmente rilevante, solitamente circoscritto a poche migliaia di euro. Rispetto al prestito, il mutuo ha poi una durata complessiva molto lunga (15-20 anni, ma a volte anche di più). Riepilogando il prestito, quindi, serve per finanziare piccole spese o il credito al consumo, il mutuo per comprare o ristrutturare una casa. Da un punto di vista fiscale, il mutuo si fa preferire in quanto gli interessi passivi sono detraibili di anno in anno nella dichiarazione dei redditi.
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