In considerazione della crisi economica che sembra non lasciare scampo, molti cittadini che hanno la sfortuna di ricevere una cartella esattoriale e non riescono a pagare per intero il loro debito con Equitalia, possono chiedere la rateazione, un piano di dilazione che risponde alle esigenze personali del debitore.
Cartella esattoriale: le rate Equitalia
La cartella esattoriale si può pagare a rate, il cui numero dipende dall’importo del debito. In particolare avremo:
-per debiti sotto i 50mila euro: massimo 72 rate Equitalia (6 anni) a domanda semplice anche direttamente on line dal sito ( clicca qui);
-per debiti sopra i 50 mila euro: massimo 120 rate Equitalia (10 anni). Alla domanda di rateazione in questo caso va allegata la prova della grave situazione di difficoltà legata alla congiuntura economica che, per ragioni estranee alla propria responsabilità, comporta l’importo della singola rata superiore al 20% del reddito mensile, così come risulta dall’Indicatore della Situazione Reddituale (ISR) indicato nel modello Isee.
L’importo minimo di ogni rata è pari a 100 euro. Scarica qui la domanda di rateazione straordinaria.
Decadenza rateazione Equitalia: quando avviene
Il contribuente decade dalla rateizzazione Equitalia solo in caso di mancato versamento di 8 rate, anche non consecutive.
Pororoga rateazione Equitalia
Se la situazione economica del debitore peggiora, si può chiedere la proroga del periodo della dilazione fino a ulteriori 6 anni.
La proroga dalla rateizzazione Equitalia può essere richiesta una sola volta e può essere:
• ordinaria, fino a un massimo di ulteriori 72 rate (6 anni);
• straordinaria, fino a un massimo di 120 rate mensili (10 anni) in presenza dei requisiti previsti per le dilazioni straordinarie.
La richiesta di proroga segue le modalità previste per la prima richiesta di rateizzazione: fino a 50 mila euro basta presentare una domanda motivata senza documentazione aggiuntiva, mentre per importi superiori a 50 mila euro è necessario presentare alcuni documenti che attestino il peggioramento delle condizioni di difficoltà economica.
I documenti da allegare che dimostrano l’aggravamento della condizione economica sono: un nuovo ISEE (indicatore della situazione economica equivalente) di valore inferiore, oppure, in caso non sia trascorso il termine di validità annuale del modello ISEE, la sola documentazione attestante eventi posteriori che hanno determinato una radicale modifica della situazione reddituale e patrimoniale (es. perdita del posto di lavoro).
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