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Risultati della prima trimestrale 2015 anche per Banca Ifis; l’istituto veneto ha chiuso il periodo in questione con l’utile netto in aumento del 6,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio; il management i dice ottimista sull’andamento del gruppo nel corso del 2015.

Banca Ifis ha reso noti i conti del primo trimestre 2015, mostrando un utile netto di 26,23 milioni di euro, in crescita del 6,3 per cento rispetto all’analogo periodo dello scorso anno; in aumento anche il risultato della gestione finanziaria: dai 60,97 milioni del 2014 ai  65,11 milioni di euro di quest’anno (in percentuale l’aumento è stato del 6,8%). In salita pure il margine di intermediazione: +2,6% a 71,17 milioni di euro.

Alla fine di marzo il patrimonio di classe 1 era pari al 13,9 per cento sulla base di un patrimonio netto di 571,9 milioni di euro; nello stesso periodo, gli impieghi verso la clientela risultavano aumentati del 3,8 per ceto a 2,92 miliardi di euro, mentre l’insieme delle attività deteriorate era a quota 260,4 milioni d euro rispetto ai 248,1 milioni dell’inizio dell’anno.

In un’intervista a Il Sole 24 Ore l’amministratore delegato Giovanni Bossi si è detto particolarmente soddisfatto dei risultati, tra l’altro realizzati in un trimestre di solito poco brillante per stagionalità; inoltre, il manager ha rinnovato l’impegno del gruppo a concentrasi sulle entrate da attività core, ossia il settore dei crediti commerciali e dei crediti al consumo deteriorati, a scapito delle entrare realizzate attraverso il portafoglio titoli, la quale marginalità è in discesa.

A tal proposito Banca Ifis ha attuato una strategia di riassetto del portafoglio titoli di Stato; come ha spiegato Bossi, sono state vendute obbligazioni per un valore nominale di 2,12 miliardi di euro con scadenza compresa fra il 2017 e 2018, e ne sono state acquistate altre dello stesso tipo e con lo stesso valore che scadranno nel 2019 e nel 2020.

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