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Negli ultimi tre anni i prezzi delle case in Italia sono scesi vistosamente. Allo stesso tempo i tassi sui mutui sono diminuiti, nonostante gli spread applicati dalle banche siano rimasti ancora su livelli particolarmente elevati rispetto alla media europea. Tuttavia, oggi comprare casa può essere ancora molto difficile, in quanto gli istituti di credito coprono ormai fino a un massimo del 60% del valore dell’immobile. Ciò vuol dire che chi vuole acquistare una casa deve avere già a disposizione risorse finanziarie significative e un reddito mensile elevato.

CorrierEconomia ha di recente condotto un’indagine sul mercato dei mutui in Italia, simulando le possibilità reali che oggi una famiglia italiana con una discreta disponibilità di denaro contante ha di comprare un trilocale in una buona zona semicentrale delle città più importanti. Il confronto viene fatto con la situazione di tre anni fa, quando il mercato dei mutui e degli immobili era molto più stabile.

Secondo le rilevazioni di Nomisma, comprare un appartamento di 80 metri quadrati a Milano costa oggi 429mila euro, ovvero 15mila euro in meno rispetto a tre anni fa. Per ottenere un mutuo ventennale a tasso fisso del 5,5% (nel 2009 era del 6%), serve una disponibilità cash di 172mila euro. Tre anni fa, invece, era necessari 39mila euro in meno in contanti. Inoltre, il reddito annuo minimo per ottenere il mutuo è salito a 52mila euro, mentre tre anni fa era di 5mila euro in meno.

Una situazione molto simile si riscontra anche in altre grandi città, come Roma, Bari e Venezia. A Napoli, invece, dove i prezzi delle case sono scesi in media del 10%, serve in media il 20% in più di denaro cash rispetto a 20 anni fa, mentre il reddito mensile necessario per accedere al finanziamento è cresciuto solo del 3% (a Firenze è rimasto invariato).

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