Secondo quanto riportato da alcune indiscrezioni di stampa pubblicate da Il Messaggero, nel corso della riunione del Consiglio di amministrazione di Telecom Italia che si terrà l’8 maggio prossimo, l’amministratore delegato Franco Barnabè illusterà una bozza di accordo con il Fondo Strategico Italiano che prevede lo scorporo e la quotazione in Borsa della rete, nonchè la cessione del 15-20% alla controllata della Cassa depositi e prestiti. La bozza dell’accordo sarà inoltre presentata all’amministratore delegato del Fondo strategico italiano Maurizio Tamagnini.
Sempre secondo i rumors, l’operazione di scorporo e quotazione in Borsa, finalizzata a preservare l’italianità della rete, coinciderà con l’avvio dei negoziati con Hutchinson Whampoa per una possibile fusione con 3 Italia. Inoltre, le indiscrezioni parlano di un flottante azionario della newco che sarà collocato sul mercato pari al 30-40% del capitale.
L’operazione di quotazione in Borsa, stando alle indiscrezioni circolate nei giorni scorsi, sarebbe stata proposta dalla stessa Cassa deposititi e prestiti, anche allo scopo di determinarne la corretta valutazione, in considerazione della notevole distanza tra la sua stima (10 miliardi di euro) e quella di Telecom Italia (15 miliardi di euro).
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