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Intesa Sanpaolo ha archiviato il primo trimestre del 2013 con un utile netto trimestrale pari a 306 milioni di euro, in calo del 61,9% rispetto agli 804 milioni di euro registrati nel primo trimestre del 2012 ma superiore rispetto alle attese del consenso a 270 milioni di euro. L’utile ante imposte è raddoppiato a 768 milioni di euro dai 386 milioni del quarto trimestre 2012, mentre l’utile normalizzato si è attestato a 392 milioni di euro.

Gli oneri operativi sono stati pari a 2,1 miliardi di euro, con un calo del 5% rispetto ai 2,2 miliardi di euro del primo trimestre dello scorso anno, mentre il risultato della gestione operativa è ammontato a 2,02 miliardi di euro, in diminuzione del 22,4% rispetto ai 2,61 miliardi di euro, con un cost/income ratio nel primo trimestre 2013 al 50,9%, in confronto al 51,1% del quarto trimestre 2012 e al 45,9% del primo trimestre 2012.

Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche di valore nette è stato pari a 1,26 miliardi, rispetto agli 1,07 miliardi del primo trimestre 2012, mentre il risultato netto consolidato è risultato positivo per 306 milioni di euro, rispetto all’attivo di 804 milioni di euro del primo trimestre 2012. Dal punto di vista dei coefficienti patrimoniali, al 31 marzo 2013 risultano pari all’11,3% il Core Tier 1 ratio, al 12,1% il Tier 1 ratio e al 13,6% il coefficiente patrimoniale totale.

Il Ceo Enrico Cucchiani si è detto soddisfatto per i risultati realizzati nel corso del primo trimestre, superiori rispetto alle stime del consensus e in linea con gli impegni sui dividendi. Riguardo alla remunerazione destinata agli azionisti, ricordiamo, nei giorni scorsi Cucchiaini ha dichiarato di vedere il dividendo sul 2013 uguale o superiore a quello relativo all’esercizio 2012.

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