Investire in azioni è una affermazione che dice tutto e nulla. Una delle prime regole da seguire per investire in borsa nell’azionariato è quella di comprendere che esistono categorie di azioni e non tutte le azioni sono uguali. La distinzione tra le azioni era molto più visibile fino a pochi anni fa quando le maggiori quotate del FTSE MIB erano dotate di azioni dal peso e valore differente.
Negli ultimi anni, a seguito di una generale perdita di valore delle azioni, molte società del FTSE MIB hanno deciso per la conversione non essendoci più alcun senso di presentare azioni dal peso diverso. Nonostante questa sorta di livellamento, però, sono rimasti molti titoli appartenenti a diverse categorie di azioni.
Categorie di azioni: elenco
In generale diverse categorie di azioni esistenti si differenziano in base ai diritti che attribuiscono ai loro possessori. Le principali categorie di azioni in circolazione possono essere raggruppate nel seguente modo:
– azioni ordinarie: si tratta delle azioni classiche, ovvero titoli rappresentativi di una quota del capitale di una società e che attribuiscono ai loro possessori il diritto di voto nelle assemblee e il diritto ai dividendi. Solitamente nella cultura finanziaria vengono chiamate semplicemente azioni per distinguerle da tutte gli altri tipi azione sotto indicati. Non danno alcun privilegio in sede di distribuzione degli utili e in caso di fallimento della società. Le azioni ordinarie, inoltre, sono strettamente nominative e consentono al suo sottoscrittore di ricevere la quota di liquidazione nel caso in cui la società venga sciolta.
– azioni privilegiate: si tratta di azioni che non consentono ai loro detentori di votare nel corso delle assemblee, tuttavia vengono privilegiate in sede di ripartizione degli utili in quanto i loro possessori ricevono un dividendo maggiore rispetto a quello attribuito in relazione alle azioni ordinarie. Questi vantaggi di ordine economico sono poi equilibrati dal fatto che le azioni privilegiate vengono emesse solitamente (ma non si tratta di una regola) a voto limitato.
– azioni di risparmio: anche in questo caso si tratta di azioni che non attribuiscono ai loro detentori il diritto di votare nel corso delle assemblee, ma vengono privilegiate in sede di distribuzione degli utili. Questa tipologia di azioni, in particolare, attribuisce il diritto ad un dividendo minimo del 5% del valore nominale dell’azione. Nel caso in cui gli utili superino tale soglia bisognerà ripartirli in modo tale da far si che il loro dividendo sia superiore a quello delle azioni ordinarie di almeno il 2% del valore nominale dell’azione stessa.
– azioni di godimento: si tratta di azioni che non costituiscono una parte del capitale sociale e che vengono emesse quando la società delibera di ridurre il capitale sociale perché è esuberante per il conseguimento dell’oggetto sociale. Tali azioni attribuiscono al possessore il diritto a partecipare al riparto degli utili e, in caso di scioglimento della società, danno diritto a partecipare al riparto del patrimonio, dopo che le altre azioni sono state integralmente rimborsate.
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Al di là di questa distinzione prettamente teorica, quello che deve interessare maggiormente chi investe in borsa scegliendo le azioni riguarda la consistenza del dividendo. Essendo il peso delle varie tipologie di azioni decisamente diverso, infatti, la remunerazione garantita dalle azioni ordinarie è inferiore rispetto a quella che viene garantita dalle altre tipologie di azioni. Sotto il profilo del grado di investimento, questa distinzione è uno dei motivi che indirizza la preferenza del mercato verso una tipologia di azioni anziché verso un’altra.
Dove si comprano le azioni
Qualsiasi sia la categoria di azioni con cui si ha a che fare, i canali di acquisto delle stesse ossia le strade da seguire per investire in azioni sono sempre le medesime. I piccoli risparmiatori che decidono di guadagnare investendo in azioni hanno a disposizione due canali fondamentali: le piattaforme online della banche e i broker. Solo apparentemente le due strade sono uguali perché in realtà si tratta di metodi di investimento che sono completamente diversi tra loro e che presuppongono un diverso rapporto fisico con l’azione.
L’avvento di internet ha reso molto più semplice l’acquisto di azioni attraverso le banche. Investire oggi in azioni con le banche significa acquisire pacchetti che sono promossi dagli stessi istituti e avere un valido supporto nei servizi di consulenza che le stesse mettono a disposizione. Ma vediamo come si possono comprare le azioni online passando per le banche. Condizione determinate per accedere a questo canale distributivo è la sottoscrizione di un prodotto bancario di piazzamento azioni che può essere un Piano di Risparmio in Azioni o un conto-titolo. Sono queste, infatti, le possibilità che la banca mette a disposizione di chi vuole scambiare azioni. A questo punto, attraverso le piattaforme online delle banche, è possibile acquistare o vendere, in assoluta libertà, le azioni. Il sistema è molto veloce con il trader che comunica online le sue disposizioni e la banca che si fa carico di realizzarle. Tutto in brevissimo tempo. In molti casi il piano può essere esaminato da un consulente che può intervenire suggerendo dei correttivi. Comprare azioni attraverso le banche è quindi molto semplice e questo è senza dubbio uno dei punti di forza di questo canale. C’è però un lato negativo che è rappresentato dalle commissioni che vanno alla banca presso la quale è stato aperto il prodotto bancario di piazzamento. Le spese che devono essere sostenute infatti, non sono mai inferiori a quelle che si sosterrebbero nel caso in cui il trader decidesse di comprare o vendere azioni in Borsa da solo.
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Investire in Borsa con il trading online
Questo limite viene superato ricorrendo ai broker che, non prevedendo un servizio più orientato alla consulenza, riducono il carico di commissioni. Per un investimento consapevole, è necessario specificare che, scegliendo la strada delle piattaforme di brokeraggio, si accetta di assumere un rischio che non è neppure smussato dal consiglio dell’esperto.
Sulle piattaforme dei mediatori online è possibile non sono comprare e vendere le azioni ma anche investire senza fisicamente avere in mano le azioni ma ricorrendo alle opzioni binarie e ai CFD. In questo secondo caso si è nell’ambito della pura speculazione che non prevede alcun possesso.
Le piattaforme per speculare con le azioni di Borsa attraverso i CFD sono perfettamente legali e completamente sicure per un investimento in assoluta libertà.
Sulle piattaforme è possibile fare trading online non solo sull’azionario ma anche sulle materie prime, sugli indici di borsa e sulle valute. I migliori broker per fare trading online, poi, sono soliti inserire anche la funzione demo con la quale si può iniziare ad investire online in azioni (nel caso specifico del presente argomento) senza correre il rischio di perdere la somma investita (ma anche senza avere la possibilità di guadagnare realmente). Le demo sono una sorta di esercizio per mettersi alla prova come trader. Secondo i consigli di tanti trader che investono in azioni da casa, grazie alle demo è possibile capire se si è pronti o meno a fare sul serio. Tutte le migliori piattaforme di trading per investire e fare trading online contemplano questa possibilità.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
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