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L’epoca di Mario Draghi alla guida della BCE si è chiusa con il lancio di un nuovo quantitative easing volto a sostenere la politica monetaria dell’Eurozona. Ovviamente l’arrivo di un nuovo QE BCE, a distanza di pochissimi mesi dall’annuncio ufficiale della chiusura del precedente programma, avrà effetti e ripercussioni sui mercati. L’analisi delle conseguenze del quantitative easing BCE ha tenuto impegnati analisti e gestori fin dal giorno successivo all’annuncio dell’EuroTower.

Banca Centrale Europea

In questo post focalizzerò la mia attenzione non sulle più generali conseguenze finanziarie del nuovo quantitative easing BCE ma solo su azioni e obbligazioni.

Due le domande al centro della mia analisi: quali saranno gli effetti del quantitative easing BCE su borse e valore delle azioni? E quali gli effetti del QE 2019 sui bond?

Prima di dare una risposta a questi interrogativi è bene chiarire alcuni concetti preliminari senza i quali non potrei poi parlare delle conseguenze ossia cosa è il quantitative easing? Cosa prevede il QE BCE 2019 lanciato da Draghi?

Quantitative easing BCE 2019 cosa è

Quantitative Easing BCE

Cosa è e come funziona il quantitative easing BCE? Senza avventurarmi in lunghe analisi che sarebbero inutili in considerazione di quello che è l’obiettivo del post, il QR altro non è che uno stimolo all’economia che viene effettuato attraverso operazioni di mercato aperte. Per anni il quantitative easing è stato visto che una sorta di misura eccezionale. Dico per anni perchè parlare oggi del QE come misura straordinaria di sostegno all’economia dopo che nel giro di pochi anni si sono succeduti due piani simili, credo faccia perdere l’originale carattere di eccezionalità.

Ad ogni modo una banca centrale (che può essere la BCE ma può essere anche la FED) ricorre al quantitative easing nel momento in cui il target sull’inflazione non viene raggiunto a causa di difficoltà economiche. Non essendo stato raggiunto l’obiettivo di inflazione, allora ecco che la banca centrale, in tal caso la BCE, prova a dare sostegno mediante misure di stimolo come l’acquisto di titoli pubblici.

Quindi il quantitative easing BCE è essenzialmente acquisto di bond sovrani con l’obiettivo di far scendere i rendimenti e sostenere, in questo modo, l’economia.

Nella quasi totalità dei casi il quantitative easing si accompagna, anzi è preceduto, dal taglio dei tassi di riferimento applicati alle banche.

Fondamentalmente la Banca Centrale Europea ha fatto proprio questo: dinanzi ad obiettivi di inflazione lontani, ha tagliato il costo del denaro e ha lanciato un piano di acquisto di titoli pubblici attraverso il nuovo quantitative easing.

Quantitative easing BCE 2019: cosa prevede

Dopo aver chiarito cosa è il quantitative easing BCE, parlerò adesso dei contenuti dell’ultimo piano varato dall’EuroTower. Poichè, come ho già detto, il QE lanciato nell’ultimo board è stato preceduto da un analogo piano, si è soliti parlare di Quantitative Easing BCE 2019 o nuovo Quantitative Easing. Questo lo dico per chiarezza e per evitare fraintendimenti successivi.

La caratteristica principale del nuovo QE, l’ultimo dell’era Draghi alla guida dell’EuroTower, è la completa assenza di una data di scadenza. Fondamentalmente il nuovo QE della BCE potrebbe anche durare all’infinito.

Ma cosa prevede il piano ossia quali sono le caratteristiche del quantitative easing BCE? Il quantitative easing prevede acquisti di titoli di debito pubblico per complessivi 20 miliardi di euro al mese. L’operazione avrà inizio a partire dal mese di novembre 2019, quindi lo star è imminente.

L’ammontare massimo acquistabile è così ripartito: 15 miliardi andranno ai titoli di Stato dei vari paesi dell’area Euro e altri 5 miliardi ad altri titoli pubblici. L’acquisto dei bond da parte della BCE nell’ambito del quantitative easing avverrà in relazione a quella che è la quota di partecipazione al capitale BCE da parte del singolo paese membro dell’area Euro.

Il piano inoltre prevede che la BCE non possa procedere con il ritiro dal mercato di oltre un terzo della singola emissione.

Quantitative easing BCE 2019 svantaggi

Quantitative Easing BCE limiti

Il nuovo quantitative easing BCE prevede certamente una serie di vantaggi ma presenta anche qualche svantaggio. In altre parole ci sono dei limiti che è sbagliato non mettere in risalto se l’obiettivo è quello di condurre una valutazione complessiva.

Il primo svantaggio è il rischi che il nuovo quantitative easing resti infinito solo sulla carta mentre, concretamente, possa durare meno del suo predecessore. Questo aspetto potrebbe risultare quasi in contraddizione visto che il QE è senza scadenza, ma non lo è. I requisiti molti stretti sui tipi di titoli di debito acquistabili, rendono concreta l’ipotesi per cui il piano potrebbe finire molto presto.

A pensarla così sono gli analisti di Jefferies secondo i quali nel giro di 10 mesi a partire da novembre (mese di inizio del programma), i bond acquistabili potrebbero finire. Ovviamente di bond potenzialmente da comprare ve ne sarebbero altri ma essi non rientrano in quelli che sono i termini e le condizioni del nuovo Quantitative Easing.

Affinchè il Quantitative Easing BCE duri più dei 10 mesi indicati dagli analisti, sarebbe necessario un cambio nelle condizioni di acquisto. Ad esempio è stato calcolato che portando il limite per emissione al 40 per cento, il nuovo QE potrebbe proseguire per ben 5 anni e mezzo.

Morale di tutto questo discorso: il quantitative easing BCE sembra essere al massimo una pistola e non il famoso bazooka di Draghi come va ripetendo la stampa in questi giorni. O per meglio dire il bazooka è solo teorico.

Quantitative easing BCE 2019 conseguenze

Gli effetti più importanti del quantitative easing BCE riguardano i bond e le borse. Ovviamente ci sono effetti anche su altri ambiti finanziari, come ad esempio Forex valute, ma in questo post l’attenzione sarà rivolta agli asset più vicini e meno condizionati dal contesto generale. E’ logico, infatti, che per quanto riguarda i cambi, l’effetto del QE BCE dovrà tenere conto anche delle contromosse delle banche centrali (la Federal Reserve nel caso del cambio Euro Dollaro).

Detto questo, nei prossimi paragrafi analizzerò gli effetti del Quantitative Easing su bond e borse mondiali.

Quantitative Easing BCE 2019 effetti sulle obbligazioni

Quantitative Easing BCE e titoli di stato BTP

Teoricamente il nuovo QE BCE dovrebbe avere come conseguenza primaria la discesa dei rendimenti dei titoli di stato pubblici. Questo discorso non fa una piega se non fosse per il fatto che…molti bond governativi già oggi hanno rendimenti pari a zero e ve ne sono altri che hanno addirittura rendimenti negativi. Alla luce di tale discorso quali possono quindi essere le conseguenze del quantitative easing sul mercato obbligazionario?

Parto da un presupposto: oggi i BTP presentano rendimenti talmente bassi che, francamente, non so che fino a che punto passa essere una buona idea continuare a comprarli per inserirli nel portafoglio.

Mi si potrebbe obiettare che comprare i BTP oggi significa puntare su un maggiore guadagno domani. Francamente io non credo che questo scenario sia davvero fattibile nel senso che pensare ad un rialzo dei rendimenti dei BTP è quasi impossibile alla luce di quello che è il contesto attuale. Più in generale il quantitative easing potrebbe finire molto presto (come ho già messo in evidenza in precedenza) ma i suoi effetti sono già scontati dal mercato. Detto in altre parole, non ci saranno sorprese che già oggi non sono incorporate nei prezzi.

Per finire non va dimenticato che i margini di discesa sono molto stretti e che il trend rialzista dei bond iniziato oltre un trentennio fa potrebbe finire molto presto.

Quantitative Easing 2019 e effetti sulle borse

Quantitative Easing BCE effetti sulle azioni

Dalle obbligazioni alle borse mondiali: quali saranno gli effetti sul valore delle azioni del quantitative easing BCE? In linea generale è ipotizzabile che le azioni possano avere un beneficio maggiore dall’introduzione del nuovo quantitative easing BCE.

Se quindi sei incerto su cosa investire per trarre vantaggio del nuovo QE BCE, ti invito a seguire attentamente questo ragionamento e a dare la precedenza all’azionario rispetto che all’obbligazionario. Tra l’altro ricordo che puoi investire in azioni facendo ricorso anche agli strumenti di tipo derivato come ad esempio il CFD Trading (Contratti per Differenza). A tal riguardo mi raccomando solo di scegliere broker affidabili e sicuri come è il caso di eToro. Alla larga, quindi, dai broker truffa che fanno solo perdere soldi.

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Gli effetti del quantitative easing BCE sulle azioni sono molto più marcati rispetto a quelli sui bond per due diversi motivi.

Da un lato c’è il rendimento delle borse europee che è oggi molto competitivo. Le piazza europee, infatti, vantano un dividend yield molto più competitivo rispetto a quello offerto dai titoli di stato tradizionali. In altre parole sul mercato europeo c’è un ambiente caratterizzato da bassi tassi di interesse che fa si che livelli più elevati dei rapporti prezzo/utili siano maggiormente sostenibili.

Dall’altro lato ti invito anche a considerare che un livello più basso dei tassi può determinare minori oneri per le aziende europee. In questo modo le company europee potrebbero avere le risorse per incrementare i loro investimenti. Ovviamente più investimenti da parti delle grandi aziende significherebbe più possibilità di ripresa economica.

Attenzione, però, a non sopravvalutare questo discorso perchè le banche centrali da sole non sono mai bastate per rilanciare la ripresa economica. Le ultime previsioni Ocse sulla crescita del Prodotto Interno Lordo nell’area Euro non sono affatto positive ed è per questo che, oltre all’interventismo della BCE attraverso l’ultimo quantitative easing senza limite di tempo, serve anche una forte fiducia da parte degli investitori.

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