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Nonostante il mercato delle criptovalute abbia recentemente subito un pullback e un foret ribasso dei prezzi, la “stagione delle altcoin” non è ancora finita ma è invece in pieno svolgimento. Le Altcoin di tutto il mondo stanno ora superando i Bitcoin con un ampio margine. Tutti gli investitori desiderano che la loro altcoin preferita riesca a superare BTC diventando così la criptovaluta migliore.

Ci alcune altocoin che possono vantare un potenziale reale mentre ce ne sono altre che, anche in modo grossolano, sovrastimano il loro potenziale. Nelle fasi rialziste dei mercati, si registra un incremento dell’esuberanza ma anche della cecità poichè i guadagni sono molto facili (o sembrano essere tali).

Facendo piazza pulita di pregiudizi e clamore, ecco quali sono oggi le tre altcoin più sopravvalutate assieme alle tre altcoin che invece figurano tra le più sottovalutate.

Le tre altcoin più sopravvalutate

Per loro stessa natura le criptovalute sono solite attraversare fasi di boom e momenti di forte ribasso, proprio come ogni mercato. Tuttavia gli effetti delle oscillazioni sono amplificati dal fatto che le criptovalute sono un asset ancora molto speculativo.

Attualmente solo il Bitcoin, Ethereum e forse qualche altra Stablecoin hanno iniziato ad essere accettate in modo più diffuso a livello finanziario. Altre Altcoin hanno fatto degli enormi passi avanti nella creazione di valore e di un ecosistema attorno al progetto, ma sono rimaste in secondo piano a causa del forte appeal che interessa le criptovalute più note ma anche a causa del clamore dei fans verso le risorse crittografiche che attualmente sono più popolari.

In questo contesto il metro di giudizio diventa qui ed oggi. A dimostrarlo é stato anche il Bitcoin che, come noto, ha registrato movimenti estremi che hanno spiazzato molti investitori. Il principio cui attendersi è questo: più le altcoin sono esaltate e sopravvalutate, peggiore è la correzione che, prima o poi, possono subire.

Ecco le prime tre altcoin più sopravvalutate attualmente.

Dogecoin (DOGE)

Dispiace per i fan delle crypto-meme ma Dogecoin è come quel dollaro appeso ad una carota al quale gli investitori arrivano mai. Negli ultimi mesi Dogecoin ha registrato un forte apprezzamento ma cosa potrebbe accadere quando questa altcoin dovesse essere sconfessata dal suo sponsor Elon Musk, proprio come avvenuto di recente con Bitcoin?

La quota più considerevole di Dogecoin è detenuta in meno di una dozzina di portafogli. Cosa sono queste se non balene che attendono il momento migliore per liberarsi dei Doge scaricandoli sui forumers di TikTok e sugli investitori di Robinhood IOU? Sicuramente Musk ha intenzione di supportare Dogecoin e del resto la sua compagnia SpaceX ha lanciato un segnale chiaro a tal riguardo. Tuttavia, dopo aver registrato un boom, potrebbe ora passare tantissimo tempo prima che Doge possa andare davvero sulla luna. ma dopo essersi mosso alla velocità della luce per mesi, potrebbe passare molto tempo prima che DOGE vada sulla luna. Una fornitura di 129 miliardi di DOGE non aiuta affatto.

Ethereum Classic (ETC)

Ethereum Classic non è nella stessa situazione della Coca-Cola Classic quando venne introdotta la New Coke, e tutti chiedevano a gran voce il ritorno della versione migliore. Non è questo il caso poichè Ethereum Classic altro non è che il residuo della blockchain di Ethereum che nessuno voleva più. Nonostante questo però ETH mantiene ancora un alto posizionamento nella top 100 del mercato cripto per market cap.

Notoriamente Ethereum Classic è anche suscettibile al 51% degli attacchi e questo fasi che la reputazione della catena venga continuamente danneggiata. Nonostante questo, però, il denaro continua ad affluire anche se è interessante evidenziare che, a differenza del Dogecoin, ETC è al centro di clamore mediatico molto raramente. E allora, perchè l’appeal è sempre alto? Una spiegazione potrebbe avere a che fare con la confusione che si crea con i nuovi arrivati che sono scambiati con la versione più economica di “Ethereum”.

NEO (NEO)

Neo veniva pubblicizzato come l’Ethereum della Cina. Contrariamente a quelle che erano le aspettative, il suo destino non è stato da grande. Nel corso dell’ultimo rally del settore, NEO è aumentato vertiginosamente, così come il suo token separato GAS.

Nonostante questa performance, però, NEO continua ad essere ancora bloccato al di sotto del suo precedente massimo storico. A differenza di altre altcoin che non hanno ancora messo a segno un nuovo record, NEO ha anche ben poche ragioni per farlo, ma, nonostante questo, resta ancora tra le prime 100 criptovalute per capitalizzazione di mercato.

Intanto il token GAS si è esaurito e non è più neppure lontanamente vicino alla top 100 di cui faceva parte una volta. La domanda è quindi scontata: cosa ha questo progetto (NEO) di così significativo per essere in cima alla lista?

Le tre altcoin più sottovalutate

Attualmente tutto l’interesse degli investitori sembra essere focalizzato su Dogecoin e sulle blockchain emergenti alternative a Ethereum. Questa tendenza potrebbe però cambiare da un momento all’altro propri come ha mostrato il sentiment sul Bitcoin.

I cambiamenti di sentiment funzionano anche al contrario. Nel momento in cui la massa capisce quali sono i progetti di valore reale, la Paura di Perdere (FOMO) può avere effetti devastanti. Ecco quindi le tre altcoin più sottovalutate a cui potresti prestare attenzione prima che sia troppo tardi.

Litecoin (LTC)

In confronto a NEO, Litecoin ha molto più da offrire. Il codice del Litecoin è molto simile a quello del Bitcoin ma, a differenza di quest’ultimo consuma molta meno energia. Litecoin offre tutte le migliori qualità del Bitcoin insieme all’unica caratteristica che Elon Musk sembra amare così tanto di Dogecoin, ossia l’algoritmo di scrypt mining. L’altcoin, una volta chiamato argento digitale, potrebbe registrare un rally nel momento in cui dovesse emergere con forza una svolta green nel settore dei crypto-asset.

Grazie ad una scarsità simile a Bitcoin, Litecoin è uno degli altcoin che oggi sono in assoluto più sottovalutati.

Covesting (COV)

COV è un Token ERC-20 che progettato per l’uso all’interno dell’ecosistema di prodotti e servizi Covesting. Il valrore di COV deriva da tale utilizzo assieme a tokenomici supportati dagli sviluppatori che incoraggiano la deflazione dell’offerta.

Una parte delle commissioni che sono generate dai prodotti Covesting viene bruciata sistematicamente. Più di mezzo milione di token COV sono già stati bruciati. Considerando che la fornitura è inferiore a quella di Bitcoin ed è destinata solo a diminuire ulteriormente, il potenziale può essere molto significativo.

Lo staking del token COV sblocca anche una serie di vantaggi all’interno del modulo di copy trading di Cowesting per i possessori di token, come ad esempio l’aumento dei limiti dei follower, la riduzione delle commissioni di trading, ma anche l’aumento della quota di profitto e molto altro. Quando nei prossimi mesi i rendimenti di Covesting saranno pubblicati, lo staking dei token COV aumenterà gli APY fino a 2 volte, portando i tassi fino al 35%. Lo staking erode anche le monete dalla riserva. Sebbene temporaneo e nonostante possa essere sbloccato in ogni momento, potrebbe alla fine influire sull’equilibrio tra la domande e l’offerta.

Monero (XMR)

Monero ha il suo punto di forza nella privacy e il valore della privacy non può essere negato nell’era di internet. Del resto il ransomware sta diventando sempre più frequente tra i criminali informatici che puntano a fare soldi. Allo stesso tempo, Bitcoin sta diventando più facile da rintracciare per le agenzie governative. Proprio questa criticità ha portato Monero a sostituire Bitcoin come opzione di pagamento crittografica preferita nel dark web.

Non bisognerebbe mai sottovalutare il valore del mercato nero e della malavita. Il Bitcoin mosse i suoi primi passi dark web e la maggior parte delle tecnologie più utilizzate oggi, come Internet e i DVD, sono diventate popolari grazie all’industria dei film per adulti. Un settore emergente come OnlyFans potrebbe beneficiare in modo significativo di maggiore attenzione alla privacy in particolare sui pagamenti.

Visto che molti governi hanno iniziato a contrastare le criptovalute chiedendo rapporti approfonditi sulle transazioni di particolare valore, le monete private – un segmento di cui Monero è attualmente il re indiscusso – potrebbero crescere nel futuro.

Conclusioni

In conclusione, le altcoins sono asset speculativi, forse ancor più di Bitcoin ed Ethereum, che hanno più liquidità e possono vantare un supporto istituzionale e normativo. Queste monete attraversano vari cicli che possono rafforzarle o farle crollare. Durante le fasi positive, le altcoin esplodono e superano i Bitcoin. Durante le fasi negative sono in grado di cancellare fino al 90% della loro salita iniziale.

E’ proprio per questo motivo che è necessario sapere quali altcoin hanno più appeal e quando è il momento di investire o di stare alla larga. Ci sono molte altcoin che non hanno ancora condotto un rally ma avrebbero molti motivi validi per farlo. Riuscire ad individuare queste valute prima che facciano il loro valore salga è la chiave per un successo costante – ma anche per la sopravvivenza – nel mondo delle altcoin.

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