Salta al contenuto Passa alla barra laterale Passa al footer

Banca Monte dei Paschi di Siena rischia la nazionalizzazione qualora l’aumento di capitale da tre miliardi di euro dovesse slittare ulteriormente. Ad affermarlo è il presidente dell’istituto bancario senese, Alessandro Profumo, in risposta alla richiesta della Fondazione MPS, primo azionista della banca con una quota di poco più del 30% del capitale, di poter far slittare l’aumento di capitale di qualche mese al fine di poter provvedere a pagare i debitori senza dover ricorrere alla vendita della partecipazione.

Secondo Profumo, dunque, occorre trovare una soluzione che consenta alla Fondazione di votare l’aumento di capitale nei tempi previsti. Inoltre, a suo avviso, la Fondazione deve fare delle scelte, in quanto ha un patrimonio e dei debiti da ripagare, per cui potrebbe non essere possibile continuare a tenere tutto.

Qualora l’aumento di capitale non dovesse andare in porto entro i termini previsti, ha affermato Profumo, il lavoro in tal senso continuerà comunque fino alla fine dell’anno, tuttavia non sapendo cosa succederà a livello politico non è possibile escludere possibili rischi per il futuro della banca.

In risposta alle parole di Profumo, Antonella Mansi, presidente della Fondazione MPS, dopo aver ricordato che quest’ultima è il socio di maggioranza della banca e pertanto è intenzionata a far valere i suoi diritti, ha spiegato che la Fondazione è ben consapevole della necessità di procedere ad un aumento di capitale, tuttavia chiede solo che tale ricapitalizzazione venga fatta slittare a maggio in modo tale da poter avere il tempo sufficiente per mettere in sicurezza il patrimonio.

Rimani aggiornato con le ultime novità su investimenti e trading!

Telegram

Lascia un commento

X

Avviso di rischio - Il 74-89 % dei conti degli investitori al dettaglio subisce perdite monetarie in seguito a negoziazione in CFD. Valuti se comprende il funzionamento dei CFD e se può permettersi di correre questo alto rischio di perdere il Suo denaro.