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Ottimi risultati trimestrali per A2A, il gruppo che opera nel settore multiservizi con un utile netto in miglioramento del 46,3% rispetto allo stesso periodo del 2014. I vertici del gruppo prevedono, per l’esercizio in corso, di raggiungere gli obiettivi indicati nel piano industriale 2015-2019.

Il dato più importante del bilancio trimestrale di A2A è senza dubbio l’utile netto, che è passato da 80 a 117 milioni di euro, in percentuale +46,3%, rispetto ai primi tre mesi del 2014; anche il gruppo bresciano, come altre società dello stesso settore, ha goduto di un minor carico fiscale in seguito all’abolizione della cosiddetta Robin Hood Tax e alla deducibilità del costo del lavoro dei dipendenti con contratti a tempo indeterminato.

In aumento anche il margine operativo lordo, che passa da 305 a 337 milioni di euro, con un miglioramento del 10,5 per cento; cresce del 25,3 per cento il reddito operativo, che si attesta a 228 milioni di euro. In flessione, invece, i ricavi, pari a 1,38 miliardi di euro (-5% rispetto allo stesso periodo del 2014) a causa della diminuzione dei volumi di energia elettrica e gas venduti ai clienti finali. Alla fine di marzo, l’indebitamento di A2A era pari a 3,3 miliardi di euro, e la generazione di cassa, sempre nel periodo in questione, è risultata positiva per 56 milioni di euro.

Per quanto riguarda le stime sul 2015, il management del gruppo stimano un margine operativo lordo e una posizione finanziaria netta, su base annua, in linea con quanto previsto nel piano industriale 2015-2019 (a tal proposito si veda: A2A piano industriale 2015-2019), oltre a una riduzione del debito a 2,5 miliardi al 2019.

Grazie a questi dati trimestrali 2015, il titolo ha chiuso l’ultima seduta della settimana con un aumento del 3,26% a 1,076 euro.

Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento. Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa scritti direttamente dai nostri Clienti.
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