Amplifon ha chiuso il primo trimestre del 2013 con una perdita netta di 2,1 milioni di euro, in netto peggioramento quindi rispetto all’utile di 3,1 milioni registrato nello stesso periodo del 2012, nonché rispetto all’utile di 1,3 milioni previsto in media dal consensus.
Nel periodo in esame il fatturato è diminuito del 3,3% a 189,7 milioni, soprattutto a causa della flessione dei ricavi in Europa (-6,8%), solo parzialmente compensata dalla crescita nel Nord America (+11,6%), mentre i ricavi dell’area Asia-Pacifico sono rimasti sostanzialmente stabili. L’ebitda è calato del 28,2% a 17,9 milioni, mentre l’ebit è sceso del 54% a 6,2 milioni. Il free cash flow è risultato negativo per 12,9 milioni, tuttavia se paragonato al primo trimestre dello scorso anno è cresciuto di 11,8 milioni di euro, mentre l’indebitamento finanziario a fine marzo è risultato in crescita a 318,9 milioni.
Contestulamente alla pubblicazione dei risultati realizzati nel corso dei primi tre mesi dell’anno, la società ha comunicato di aver negoziato con successo un’emissione obbligazionaria dell’ammontare di 130 milioni di dollari destinata a investitori istituzionali statunitensi, strutturata su scadenze a 7, 10 e 12 anni, nonchè la decisione del Consiglio di amministrazione di deliberare l’emissione di un prestito obbligazionario per 130 milioni di dollari che verrà sottoscritto da Amplifon Usa.
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