Raccolta netta positiva a settembre per Azimut. Il gruppo milanese ha registrato una raccolta netta per 284 milioni euro, un dato che porta la raccolta complessiva nei primi nove mesi dell’anno a 4,5 miliardi di euro, con una percentuale di +110% anno su anno.
Ancora un dato positivo per Azimut Holding: dopo la raccolta raccolta positiva ad agosto 2014, il gruppo fa il bis a settembre, registrando 284 milioni di euro. Questo dato porta la raccolta complessiva nella prima parte dell’anno a 4,5 miliardi euro; inoltre, il totale delle masse, compreso il risparmio amministrato, a raggiunto quota 28,8 miliardi, di cui 25,8 miliardi di masse gestite
Insomma, un ottimo risultato ottenuto, tra l’altro, a settembre, un mese storicamente debole per il gruppo, come ha spiegato in una nota il presidente e amministratore delegato di Azimut Pietro Giuliani. Il patron della holding ha commentato i risultati sottolineando il fatto che, in un periodo caratterizzato da tassi molto bassi, il gruppo è riuscito, grazie alle capacità dei suoi professionisti, di valorizzare e soddisfare le richieste di rendimento dei risparmiatori italiani.
Per il prossimo futuro, Giuliani ha spiegato che proseguirà la strategia di massimizzazione del valore e di ottimizzazione dei costi generali; a questo proposito dal 1 gennaio 2015 le tre reti del gruppo opereranno come divisioni attraverso un unico mandato di agenzia, pur mantenendo ognuna la propria identità di brand e il proprio posizionamento.
La raccolta positiva di settembre 2014 di Azimut è piaciuta agli analisti; oggi, Kepler Cheuvreux ha mantenuto il rating “hold” sul titolo e il target price a 21,8 euro. Banca Imi ha confermato il giudizio “buy” e il prezzo obiettivo di 26,45 euro. Buoni i giudizi anche da parte degli analisti di Banca Akros che sottolineano come i risultati siano stati migliori delle attese e al di sopra degli afflussi mdi mensili del 2013, tanto più che sono stati raggiunti in un mese debole per la raccolta.
Leggermente fuori dal coro è, invece, Equita, che ha mantenuto il rating “hold” sul titolo, ma abbassato il target price da 22,7 a 21,9 euro per azione. Secondo gli esperti, infatti, nonostante la buona raccolta di settembre, la performance media da inizio anno è peggiorata dello 0,4%.
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