Una trimestrale migliore di quanto si aspettassero gli analisti. Finmeccanica ha stupito tutto presentando i conti del terzo trimestre dell’anno positivi e oltre le aspettative. Per questo motivo, il management del gruppo ha deciso di migliorare i target finanziari per l’intero esercizio. Vediamo, nel dettaglio, il bilancio dei primi nove mesi dell’anno.
Finmeccanica ha terminato i primi nove mesi del 2014 con ricavi per 9,87 miliardi euro, in aumento dell’1,4% rispetto all’analogo periodo del 2013, quando registrò 9,73 miliardi di euro. Il management del gruppo ha spiegato che l’aumento del giro d’affari è dovuto al settore dei Trasporti e all’Aerospazio e Difesa che hanno compensato il calo derivante dalla contrazione del budget della Difesa negli Stati Uniti.
Il risultato operativo è sceso del 13,1% passando da 665 milioni a 578 milioni di euro, soprattutto a causa degli oneri su un contratto di DRS. Il gruppo ha terminato il periodo gennaio-settembre del 2014 con un perdita netta, escludendo la quota di terzi, di 57 milioni di euro, risultato che si confronta con il rosso di 165 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.
Finmeccanica ha chiuso il terzo trimestre del 2014 con ricavi pari a 3,31 miliardi di euro, un dato decisamente migliore di quanto previsto dagli analisti che avevano stimato 3,15 miliardi. Il risultato operativo è peggiorato da 239 a 227 milioni di euro; l’utile operativo netto con il quale il gruppo ha chiuso il periodo è stato di 5 milioni di euro.
A fine settembre il portafogli ordini era cresciuto a 36,91 miliardi di euro, rispetto ai 36,83 di inizio dell’anno. Sempre nei primi nove mesi dell’anno, le attività operative di Finmeccanica hanno assorbito cassa per 1,56 miliardi di euro.
Sulla base dei dati del terzo trimestre del 2014, il management del gruppo ha migliorato i target finanziari per l’intero anno; per l’esercizio in corso, dunque, la società prevede ricavi compresi tra i 13,5 miliardi e i 14 miliardi di euro, rispetto alle precedenti previsioni che stimavano ricavi compresi tra i 13 e i 13,5 miliardi di euro.
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