Il primo trimestre del 2015 di Mediolanum ha battuto, seppur di poco, le attese degli analisti per quanto riguarda il risultato dell’utile netto, attestatosi a quota 137,4 milioni di euro, rispetto ai 136 milioni previsti dagli esperti delle banche d’affari.
L’utile netto registrato da Mediolanum nel corso del primo trimestre dell’esercizio 2015 è stato di 137,4 milioni di euro, mettendo a segno una crescita del 70 per cento rispetto allo stesso periodo del 2014. L’ottimo risultato è dovuto all’importante crescita delle commissioni di performance, sostenute dal rialzo dei mercati. Nel trimestre in questione sono aumentate anche le commissioni di gestione grazie all’aumento delle masse dovuto alla buona raccolta; salgono pure le masse totali (+18%) e il Common Equity Tier 1 Ratio.
La controllata Banca Mediolanum ha registrato una raccolta netta positiva per 1,041 miliardi complessivi, in aumento del 21 per cento rispetto al primo trimestre del 2014; in particolare, è da segnalare la raccolta in fondi che ha raggiunto quota 1,192 miliardi di euro, in percentuale +53% rispetto allo scorso esercizio. Gli impieghi alla clientela retail si sono attestati a 5,605 miliardi, in crescita del 18 per cento.
Buoni anche i risultati di Banca Esperia, la controllata nel private banking di Mediolanum e Mediobanca; in particolare, spiccano l’utile netto di 4,8 milioni di euro e la crescita del 13 per cento dall’inizio dell’anno delle masse amministrate.
Dopo la diffusione dei numeri della prima trimestrale 2015, gli analisti di Citigroup hanno aumentato il prezzo obiettivo sul titolo, portandolo da 7 a 8,3 euro, e confermato il giudizio “Neutrale”. Target price aumentato anche da parte di Deutsche Bank: da 9 a 9,5 euro in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per il periodo 2015-2014; anche in questo caso è stato confermato il rating “Buy”.
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