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L’assemblea degli azionisti di Enel nel corso della riunione tenuta ieri ha approvato il bilancio relativo all’esercizio 2012 e accolto la proposta del Consiglio di amministrazione di distribuire agli azionisti un dividendo di 0,15 euro per azione, con stacco della cedola il 24 giugno 2013 e messa in pagamento il giorno 27 dello stesso mese.

Se si guarda lo storico dei dividendi Enel emerge che quello che sarà staccato il 24 maggio prossimo è il dividendo più basso mai distribuito dal colosso elettrico italiano, tuttavia la situazione nel corso dei prossimi anni dovrebbe migliorare, sempre che il nuovo governo riesca a porre in essere delle misure in grado di risollevare la situazione finanziaria italiana. Ad affermarlo è stato lo stesso amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, che nel corso di un suo intervento durante la riunione dell’Assemblea non ha escluso un possibile aumento del dividendo relativo ai prossimi esercizi qualora le condizioni economiche del Paese dovessero migliorare.

Conti ha poi fatto riferimento alle misure poste in essere dai governanti nel tentativo di fronteggiare la crisi che ha investito l’Europa, da lui stessa definita come un fenomeno senza precedenti. Il riferimento è all’introduzione della Robin Hood Tax, che ha comportato un aumento della pressione fiscale nel settore energetico e che per Enel ha avuto un impatto sull’utile netto pari a circa 500 milioni di euro l’anno (si stima circa 200 milioni dal 2014 in poi). Per questo motivo Conti auspica che il nuovo governo Letta confermi la riduzione dell’aliquota dall’attuale 10,5% al 6,5%, ricordando al contempo che dal 1999 a oggi il gruppo ha versato 22 miliardi di imposte nelle casse dello Stato.

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