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Nonostante a seguito dell’annuncio da parte della Bce del nuovo piano anti-spread e del via libera alla costituzione del fondo salva-Stati arrivato durante i gioni scorsi dalla Corte Costituzionale tedesca le speranze in merito ad una rapida e ed efficace risoluzione della crisi europea siano state notevolmente alimentate, gli analisti continuano ad essere piuttosto prudenti sul recupero della redditività del settore bancario.

Del resto, fino a quando la crisi europea non potrà dirsi definitivamente conclusa, le casse delle banche continueranno inevitabilmente a risentirne, visto che le imprese che versano in condizioni di difficoltà si recano presso di loro per rinegoziare le condizioni dei prestiti, per non parlare di quelle che non riescono a far fronte al pagamento delle rate. Secondo recenti stime, in rapporto sofferenze/impieghi sarà in crescita almeno fino al 2014.

Coloro che, nonostante tutto, hanno deciso di mantenere nel proprio portafoglio di investimenti titoli del comparto bancario italiano, nella maggior parte dei casi nel corso della prima parte del 2013, in relazione all’esercizio 2012, intascheranno comunque una cedola. Di seguito le previsioni del dividendo relativo all’esercizio 2012 di alcune tra le principali banche italiane secondo le stime del consensus rilevato durante la prima settimana di settembre:
Banca Carige 0,07 euro
Banca MPS 0,00 euro
Banca Popolare Etruria 0,05 euro
Banca Popolare di Milano 0,00 euro
Banca di Desio 0,11 euro
Banco Popolare 0,02 euro
Credito Emiliano 0,12 euro
Intesa Sanpaolo 0,05 euro
Unicredit 0,09 euro
UBI Banca 0,06 euro

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