Da qualche tempo imperversa in tv la pubblicità di Banca Mediolanum relativa alla sua ultima offerta nel settore del risparmio gestito, ovvero Ognimese Mediolanum.
Ennio Doris, patron del gruppo attivo nell’asset management, si pone come paladino a difesa della gente in un momento di grave crisi economica, in cui gran parte delle persone è disorientata nella scelta dell’allocazione delle proprie sostanze. Il messaggio di Doris ha un forte impatto sulle persone, perché si parla della possibilità di ricevere una cedola ogni mese (addirittura 14 mensilità in un anno).
In tempi di crisi ottenere una rendita è senza dubbio il desiderio della maggior parte della popolazione, preoccupata per la mancanza di redditi sufficienti per sostenere la propria famiglia e per le difficoltà nel mondo del lavoro.
Secondo il parere dell’ADUC (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori), il messaggio di Banca Mediolanum rischia di ingannare le persone sulla tipologia di investimento proposto.
Ennio Doris parla di “cedola”, ovvero un rendimento prestabilito solitamente legato a un investimento obbligazionario che non intacca il capitale investito. In realtà, siccome l’invito di Banca Mediolanum è di investire nei suoi fondi di investimento, bisognerebbe parlare di “dividendi”.
In questo caso l’investimento mette in discussione il capitale investito (un po’ come succede con le classiche azioni di borsa). Secondo l’ADUC, quindi, quella di Mediolanum non è altro che una “furbata comunicativa”.
ADUC fa notare che la strategia di investimento proposta da Banca Mediolanum può essere tranquillamente replicata con gli Etf (Exchange Traded Fund), evitando così di pagare alla società di Doris dei costi annui che possono aggirarsi anche intorno al 2-3%. ADUC sconsiglia di aderire alla proposta Ognimese Mediolanum.
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