Al termine dell’asta tenuta questa mattina è stato registrato un nuovo calo del rendimento dei titoli governativi italiani. In particolare, il saggio lordo di aggiudicazione si è attestato all’1,762%, che equivale ad un prezzo di aggiudicazione di 98,25, in calo rispetto all’1,941% registrato nell’asta di metà ottobre che ha avuto ad oggetto il collocamento di BOT di analoga durata.
Sul fronte della domanda, invece, il MEF è riuscito a collocare l’intero ammontare offerto, pari a 6,5 miliardi di euro, con un rapporto di copertura in leggero calo all’1,76% dall’1,77% della precedente asta.
L’esito dell’asta è stato accolto positivamente dagli analisti, in particolare Chiara Cremonesi, strategist di Unicredit, ha parlato di tassi migliori delle attese. Questo non è però servito a far calare lo spread tra Btp e Bund, che si mantiene sopra i 370 punti soprattutto a causa della delusione che ha seguito la riunione dell’Eurogruppo di ieri per via dell’assenza di una decisione in merito all’erogazione della tranche di aiuti alla Grecia.