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Si è conclusa ieri l’ultima asta dei titoli di stato di novembre per il Tesoro italiano, che ha brindato a un nuovo calo dei tassi. Questa volta non si è trattato di una scadenza breve della curva dei rendimenti, bensì dei tassi decennali. Il Tesoro ha fatto registrare un nuovo sold-out, mentre il rendimento dei BTp decennali è sceso sui livelli più bassi da aprile scorso su valori inferiori a quelli riscontrati sul mercato secondario dei titoli di stato. Tuttavia, i tassi non sono scesi sotto la soglia psicologica del 4%.

Secondo quanto comunicato dalla Banca d’Italia, il Ministero dell’Economia e delle Finanze è riuscito a piazzare 2,5 miliardi di euro della nona tranche dei BTp scadenza 1° marzo 2024, cedola annua lorda del 4,5%. Il Tesoro si aspettava di vendere tra i 2 miliardi e i 2,5 miliardi di euro di BTp decennali.

Il codice ISIN di questi bond pubblici è IT0004953417. La richiesta si è fermata a 3,82 miliardi di euro. Il tasso di copertura si è attestato a 1,53, ovvero lo stesso registrato nel collocamento di fine ottobre scorso. Il rendimento lordo del BTp a 10 anni è sceso al 4,01% dal 4,11% dell’asta precedente. Il prezzo di aggiudicazione è stato di 104,45. Il rendimento netto si aggira intorno al 3,445%.

Nessun impatto, quindi, è arrivato dalla notizia della decadenza di Silvio Berlusconi da senatore. In ogni caso, rispetto alla parte più breve della curva dei rendimenti, i tassi a lungo termine fanno più fatica a scendere tanto che lo spread Btp-Bund resta ancora in area 240 punti base, ovvero un valore più alto rispetto alle ultime stime degli analisti finanziari che vedono il differenziale intorno ai 200 – 180 punti base.

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