Il rendimento dei BTP triennali con scadenza 15 luglio 2012 (ISIN: IT0004840788) collocati questa mattina dal Ministero dell’Economia e delle Finanze ha segnato un nuovo calo passando al 2,64% dal 2,86% dell’asta di ottobre. L’ammontare complessivo di titoli collocati è stato pari a 3,5 miliardi di euro, pari all’importo massimo della forchetta prestabilita dal Tesoro italiano. Bene anche la domanda, che è stata 1,50 volte l’importo offerto.
L’esito dell’asta è stato accolto positivamente dagli analisti. In particolare, Alessandro Giansanti di Ing ha sottolineato che i rendimenti italiani si sono stabilizzati, che c’è meno volatilità e che gli investitori stanno premiando le aste. A suo avviso, inoltre, sul fronte della stabilità il mercato italiano risulta essere migliore rispetto a quello spagnolo, opinione questa condivisa anche da Biagio Lapolla di Rbs, secondo cui l’Italia dovrebbe registrare una performance migliore di quella spagnola da qui alla fine dell’anno non solo per un sostegno più cospicuo degli investitori domestici ma anche per i minori rischi sul fronte dell’implementazione delle riforme.
Oltre ai BTP con scadenza luglio 2015, questa mattina il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha collocato anche due distinte tranche di BTP off the run per un ammontare complessivo pari a 1,5 miliardi di euro. In particolare, sono stati collocati BTP con scadenza agosto 2023 (ISIN: IT0004356843) per un ammontare pari a 816 milioni di euro e BTP con scadenza 1° novembre 2029 (ISIN: IT0001278511) per un ammontare pari a 683 milioni di euro.