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Il rendimento dei titoli di Stato collocati questa mattina dal Ministero dell’Economia e delle Finanze ha registrato un nuovo calo, coerentemente con quanto previsto nei giorni scorsi dagli analisti. A spiccare è in particolar modo il calo del rendimento dei CTZ con scadenza 2014 (codice ISIN IT0004853807), che ha toccato i livelli minimi da ottobre 2010 passando all’1,923% rispetto al 2,397% registrato in occasione dell’asta tenuta lo scorso mese e avente ad oggetto titoli di Stato di analoga tipologia e durata. Secondo le elaborazioni di Assiom Forex il rendimento netto del CTZ è pari all’1,612%.

La domanda, anche se in calo rispetto allo scorso mese, ha superato di 1,50 volte l’ammontare offerto e ha quindi consentito al Tesoro di collocare titoli per complessivi 3,5 miliardi di euro, ovvero l’importo massimo della forchetta prestabilita. Nel corso della precedente asta, ricordiamo, furono registrate richieste per 4,95 miliardi di euro, rispetto a un’offerta di 3 miliardi.

Per quanto riguarda invece il collocamento delle due distinte tranche di BTP€i, per quelli con scadenza settembre 2019 (codice ISIN IT0004380546) il rendimento è stato pari al 2,53%, sostanzialmente in linea con quello della precedente asta, mentre per quelli con scadenza settembre 2026 (codice ISIN IT0004735152) è stato pari al 3,49%, in flessione rispetto al 3,75% del precedente collocamento. Anche in questo caso sono stati collocati titoli per un ammontare complessivo pari all’importo massimo della forchetta prestabilita, che ricordiamo era compresa tra un minimo di 500 milioni e un massimo di 1 miliardo di euro.

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