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La Banca centrale europea al termine della riunione di politica monetaria tenuta oggi, coerentemente con quelle che erano le attese degli analisti, ha tagliato i tassi di interesse di un quarto di punto percentuale, portandoli dallo 0,75% al nuovo minimo storico dello 0,50%. Il tasso marginale è stato portato all’1% (-0,50%), mentre il tasso sui depositi resta fermo a quota zero.

La decisione, come già anticipato, era stata prevista dagli esperti in considerazione delle parole pronunciate da Mario Draghi lo scorso mese. Il presidente della Bce aveva infatti parlato di una possibile riduzione sulla base dell’andamento dei dati economici, che da allora hanno visto una disoccupazione media dell’area euro al nuovo massimo storico del 12,1% e un’inflazione in leggera attenuazione all’1,2%.

Il taglio dato per scontato spiega quindi l’impatto quasi irrilevate dell’annuncio sull’andamento dei mercati azionari del Vecchio Continente. In particolare, a Piazza Affari il Ftse Mib è prossimo alla parità a quota 16.729 punti (-0,26%), la Borsa di Francoforte guadagna lo 0,29% e quella di Madrid lo 0,32%, mentre risultano ancora in lieve ribasso il listino di Parigi -0,13% e quello di Londra -0,19%. Lo spread tra Btp e Bund è invece stabile a 271 punti base.

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