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L’amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, nel corso di un’intervista rilasciata al Wall Street Journal, ha spiegato che nell’ambito del piano di disinvestimento di asset da 6 miliardi di euro già annunciato dal gruppo energetico e che dovrà essere concluso entro il 2014 non rienta alcuna attività in  America Latina. Il manager ha quindi escluso la cessione di asset nel continente sudamericano, soprattutto perché offre tre “D”, ovvero democrazia, demografia e development (sviluppo).

Al riguardo, in particolare, in Cile la controllata Enersis ha tra i suoi obiettivi quello di utilizzare una parte dell’aumento di capitale da 6 miliardi di dollari lanciato lo scorso mese per acquisizioni e fusioni capaci di accrescere la competitività dell’azienda. Tra i suoi maggiori progetti figura inoltre la centrale idroelettrica da 2.750 Mw di HidroAysen, di cui controlla il 51%, ferma a causa dell’opposizione delle comunità locali e degli ambientalisti ma il cui progetto continua comunque ad essere appoggiato dal governo cileno.

Nel frattempo in Italia gli azionisti si preparano ad intascare il dividendo Enel relativo all’esercizio 2012, pari a 0,15 euro per azione, che ricordiamo sarà staccato il 24 giugno 2013 e messo in pagamento il giorno 27 dello stesso mese.

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