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Nonostante la situazione economica e politica in Grecia, che ha tenuto banco in queste settimane, il Ftse Mib ha chiuso positivamente il primo semestre del 2015, segnando un aumento del 18,14% . Vediamo, nel dettaglio, quali sono i numeri registrati nel corso dei primi sei mesi dell’anno dal principale indice di Borsa Italiana.

Nel corso del primo semestre del 2015 il Ftse Mib, ovvero l’indice che raggruppa le società italiane a maggiore capitalizzazione, ha messo a segno un aumento del 18,14%, passando dai 19.012 punti dell’inizio dell’anno ai 22.461 punti della chiusura del 30 giugno. In questo periodo, il Ftse Mib ha oscillato tra il minimo di 18.123 punti, toccato il 7 gennaio, e il massimo di 24.031 punti del 15 aprile.

Durante il semestre in esame ci sono state 125 sedute di borsa aperta: in 70 di esse il Mib ha chiuso positivamente, e in 55 negativamente. La seduta migliore è stata quella dell’8 gennaio, terminata con un rialzo del 3,69 per cento in seguito alle dichiarazioni di Mario Draghi sul Quantitative Easing; la seduta peggiore è stata quella del 29 giugno, terminata a -5,17 per cento, dopo la decisione del governo greco di chiudere le banche (si veda: Piazza Affari negativa sulla scia della situazione in Grecia).

Da segnalare che nel corso del primo semestre del 2015, il Ftse Mib ha registrato un andamento migliore rispetto a quelle delle principali borse internazionali, basti pensare che nello stesso periodo il Dow Jones ha perso l’1,38% e l’S&P500 lo 0,13%. Bene, invece, il DAX tedesco che ha chiuso il semestre a +11,1%.

Il titolo del Mib che ha concluso il semestre con la performance migliore è stata la Banca Popolare di Milano con +74,4%, seguito dalla maggior parte delle società del settore lusso, mentre la prestazione più negativa è stata quella della Banca Monte dei Paschi di Siena che ha chiuso a -57,1%.

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