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Generali ha annunciato il collocamento di 13,6 milioni di azioni Banca Generali, pari a circa il 12% del capitale. Pertanto, anche dopo tale operazione, il gruppo assicurativo continuerà a detenere una partecipazione di maggioranza, visto che ad oggi è titolare di una quota pari al 63,5% del capitale di Banca Generali.

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Il collocamento, riservato esclusivamente agli investitori istituzionali, avrà come effetto un aumento del flottante azionario di Banca Generali e rientra nell’ambito della strategia già annunciata che permetterà alla compagnia assicurativa di ottimizzare l’allocazione di capitale migliorando al contempo l’indice di Solvency I, che alla fine del 2012 si era attestato al 150% contro il 117% dell’anno precedente. Nell’ambito di tale operazione Ubs e Mediobanca sono stati nominati joint global coordinator e joint bookrunner. Le condizioni definitive dell’offerta saranno determinate attraverso un processo di bookbuilding cominciato subito, mentre i risultati del collocamento saranno comunicati dopo la sua conclusione.

Secondo alcuni analisti tale operazione avrà su Generali un impatto lievemente positivo, considerando che non ne deriverà una grande plusvalenza. Banca Generali, invece, nel breve periodo dovrebbe manifestare una sofferenza derivante da una diminuzione del prezzo di borsa, dato che l’operazione avrà come effetto un aumento del flottante, tuttavia nel medio periodo si tradurrà in un vantaggio dal momento che il livello di flottante attuale rappresenta per il titolo motivo di debolezza.

AGGIORNAMENTO
Secondo quanto riportato da alcune fonti di mercato, il collocamento di titoli Banca Generali da parte di Generali si è chiuso ad un prezzo di 13,55 euro, quindi con uno sconto del 7,6% rispetto al prezzo di chiusura di ieri.

 

 

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