La famosa società produttrice di piumini approderà a Piazza Affari il 16 dicembre 2013. Si tratta, oltre che dell’ultima matricola di quest’anno, anche dell’Ipo più attesa, soprattutto in considerazione del fatto che entrarà a far parte del settore del lusso, senza dubbio il più fortunato e, di conseguenza, il più gettonato della Borsa italiana.
Del resto, le premesse per una quotazione di successo ci sono tutte: forte interesse degli investitori istituzionali sia italiani che esteri; dati economici che indicano un’azienda solida, tra cui un fatturato al 30 settembre scorso di 389 milioni di euro; reali prospettive di crescita, specie nei mercati ad alto tasso di crescita, con conseguente possibilità di ampio rialzo sul mercato azionario.
I dettagli dell’Ipo Moncler, ricordiamo, indicano una valutazione compresa tra un minimo di 2,18 miliardi di euro e un massimo di 2,55 miliardi, corrispondente ad un valore per azione compreso tra un minimo di 8,75 euro e un massimo di 10,20 euro. Pertanto, Moncler sbarcherà in Borsa ad un multiplo di 18,3-21,8 volte l’ebitda.
L’offerta di azioni finalizzata all’approdo in Borsa del gruppo guidato da Remo Ruffini terminerà il giorno 11 dicembre 2013 alle ore 13:30. Nell’ambito di tale operazione, ricordiamo, verranno emesse massime 66.800.000 azioni ordinarie, pari al 26,7% del capitale della società. Tali azioni non derivano da un aumento di capitale ma sono tutte messe in vendita dagli azionisti venditori, ovvero Ecip, gruppo Carlyle e Progressio investimenti.
Global coordinators dell’operazione sono Goldman Sachs, Bank of America Merrill Lynch e Mediobanca, mentre il ruolo di joint bookrunners è svolto da Banca Imi, JP Morgan, Nomura e Ubs.
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