Sono bastate le parole di Mario Draghi per dare lo sprint alle borse europee e, naturalmente, anche a Piazza Affari, che ha chiuso l’ultima seduta della settimana sui massimi di giornata. In generale tutti i comparti della borsa italiana sono andati bene, in modo particolare i titoli del settore bancario.
L’eco delle parole del Governatore della Banca Centrale Europea Mario Draghi si farà sentire anche a Wall Street, ma quel che è certo è che hanno fatto particolarmente bene ai mercati del Vecchio Continente. Non appena Draghi a ribadito che la Bce è pronta ad effettuare ulteriori annunci di politica monetaria straordinaria, le borse sono salite in picchiata. A ciò bisogna aggiungere la decisione della Banca Centrale Cinese di tagliare i tassi e le contrattazioni hanno avuto un’impennata positiva.
Il Ftse Mib ha terminato la seduta con un rialzo del 3,88% a 19.955 punti, il Ftse Italia All Share è aumentato del 3,61% a 21.038 punti; sono saliti anche gli altri due indici di borsa italiana: il Ftse Mid Cap a +1,5% e il segmento Star a +1,07%. Per quanto riguarda l’andamento dei titoli: su 324 trattati, 251 hanno chiuso in positivo, 62 in territorio negativo, mentre i restanti 11 titoli sono rimasti invariati.
Come dicevamo, sono andate molto bene le banche, che hanno recuperato i ribassi di ieri; in particolare, sono da segnalare Unicredit a +5,48%, il Banco Popolare a +5,31 e Intesa Sanpaolo a +4,97%.
Tra gli altri titoli sono sa segnalare i buoni aumenti di Enel, +4,7%, che ha reso note le caratteristiche delle operazioni di cessione del 21,92% del capitale sociale della controllata Endesa (si veda: Enel fissato il prezzo per le azioni di Endesa). Positiva anche Eni che ha chiuso in aumento del 4,57%.
Ancora, al Ftse Mib si è registrato un aumento di Fiat Chrysler Automobiles, che ha chiuso all’1,59%, di Fincantieri, che ha guadagnato l’1,94%, CNH Industrial a +4,41%). Bene anche Astaldi che si è aggiudicata un nuovo contratto stradale in Polonia del valore di 85 milioni di euro; il titolo ha chiuso con un progresso del 4,29%.
In controtendenza è, invece, STM che ha terminato la giornata in rosso: -0,08%. Il ceo del gruppo ha dichiarato che la società potrebbe non raggiungere l’obiettivo del 10% di marginalità operativa nella seconda parte dell’anno a causa di una domanda più debole rispetto alle attese.
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