Recupera terreno Piazza Affari, chiudendo l’ultima seduta della settimana sui massimi. Dopo le perdite registrate giovedì a causa della decisione della Banca Centrale Europea di non aver annunciato l’avvio del Quantitative Easing, la borsa italiana e quelle europee sono riuscite, comunque a riprendersi, sostenute anche dall’apertura positiva di Wall Street, in rialzo dopo un report sull’occupazione molto positivo.
Nel dettaglio, il Ftse Mib è salito del 3,41% a 20.087 punti, registrando il massimo di giornata, il Ftse Italia All Share ha guadagnato il 3,15% a 21.199 punti; il Ftse Italia Mid Cap ha chiuso a +1,48% e il Ftse Italia Star a +1,15%. Nella seduta di ieri il controvalore degli scambi è sceso a 3,73 miliardi di euro.
A beneficiare del recupero di Piazza Affari sono soprattutto i titoli del settore bancario; ad andare particolarmente bene è stato il titolo Unicredit, che ha chiuso con un progresso pari a +5,05%; bene anche Intesa SanPaolo in aumento del 6,54%; tra l’altro l’istituto bancario è stato inserito nella lista stilata da Société Générale sui titoli europei che faranno meglio nel 2015 (si veda: Le previsioni di Société Générale per il 2015).
Per quanto riguarda le altre azioni, i titoli energetici sono ancora sotto stress: Saipem ha perso il 6,39%, Enel Green Power ha chiuso a -0,8%, mentre Eni ha registrato un rialzo pari a +1,11%.
In evidenza Fiat Chrysler Automobiles dopo l’annuncio del lancio di due operazioni sul mercato, un’offerta di 87 milioni di azioni ordinarie del gruppo e un prestito obbligazionario a conversione obbligatoria (per i dettagli si veda: Fiat Chrysler Automobiles lancia due operazioni sul mercato) ha chiuso a +4,9%. Tra gli altri industriali spicca Finmeccanica, a +5,51%; il gruppo avrebbe riaperto la gara per AnsaldoBreda e Ansaldo STS, in quanto attenderebbe un’altra offerta cinese, in grado di superare quella dei giapponesi di Hitachi (a tal proposito si veda: Finmeccanica arriva dal Giappone l’offerta per Ansaldo Breda).